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Alessio Tacchinardi: "E' già la Juve di Allegri, ma bisognerà sporcarsi le mani. CR7 al centro del progetto, Dybala pennella calcio. Sul modulo..."

24.08.2021 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessio Tacchinardi: "E' già la Juve di Allegri, ma bisognerà sporcarsi le mani. CR7 al centro del progetto, Dybala pennella calcio. Sul modulo..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

"E' una Juventus work in progress, la squadra è nella fase in cui deve riacquisire la mentalità del suo vecchio allenatore. Esiste solo un vocabolo: vincere. Ha ragione Allegri quando dice che ci vuole una ferocia diversa, forse negli ultimi due anni è mancato questo concetto. La sfuriata non può aver fatto che bene". Pensieri e parole di Alessio Tacchinardi, allenatore e storico ex centrocampista bianconero, che ai microfoni di TuttoJuve.com ha commentato l'esordio in campionato e non solo:

Concetti che molto probabilmente Allegri farà ritrovare in fretta al suo vecchio gruppo.

"Sì, perché si può vincere anche essendo brutti. La Juve ha cercato di essere un po' più bellina, però nel momento delicato ha concesso qualcosa. E' logico che i due errori imperdonabili di Szczesny abbiano condizionato il risultato, però bisogna ricominciare a spazzare la palla in tribuna. Non c'è da vergognarsi. Allegri dovrà esser bravo a far ritrovare a questi ragazzi la voglia di arrabbiarsi e di non accettare il risultato. Anche perché nel corso di un campionato già ben indirizzato, dove c'è già un solco tra la parte sinistra e destra, i punti persi in quel modo pesano sempre come dei macigni".

A quasi 48 ore di distanza dal pari di Udine, ci sono aspetti positivi?

"Certo, nel primo tempo mi è davvero piaciuta. E anche nella ripresa c'è stato qualcosa di buono, perché comunque la Juve ha costruito le azioni dei due pali e a Ronaldo hanno annullato per pochi centimetri il gol della vittoria. La squadra si è comportata bene, forse meglio così poiché adesso è il tempo di raddrizzare bene le antenne per correggere le cose che non funzionano. Si dovrà lavorare sulla mentalità, a volte non è un male comportarsi come una provinciale per ottenere il risultato. Penso che la società abbia preso Allegri anche per questo motivo".

Nella ripresa, al di là di quanto fatto, credi ci sia stata rilassatezza e troppa sicurezza per il risultato in essere che stava maturando?

"No, penso più ad un calo fisico. E' normale, d'altronde siamo solo alla prima di campionato. Però penso che non abbia aiutato il fatto di fare una sola amichevole di livello con tutti i tuoi titolari, infatti ad Udine c'erano dei giocatori non al meglio della condizione lasciati in panchina".

E' una Juventus più simile al recente passato, o l'impronta di Allegri è già evidente?

"Ho visto la classica Juve di Allegri in campo, molto cinica che gestisce le partite non utilizzando completamente le proprie forze. Peccato non aver ucciso definitivamente l'Udinese, un po' dispiace per il risultato che stava maturando. Mi ha convinto la scelta di Kulusevski mezz'ala, per me può dare una grossa mano in quel ruolo. Al di là del modulo che proporrà, non ci dimentichiamo che c'erano in panchina Chiesa, Ronaldo, lo stesso Kulu e Chiellini, che quando saranno in piena forma saranno titolari. Anche Allegri sta ancora cercando di capir bene la rosa che ha a disposizione".

Però considera che la maggior parte di questi l'ha già allenata.

"E' vero, però non vedo una Juve operaia per le caratteristiche dei giocatori. Ci sono meno portatori d'acqua e più esteti, in pochi sanno come sporcarsi le mani e bisognerà farlo. L'esempio calzante è a centrocampo, perché a parte Bentancur non ne vedo altri in grado di fare lotta. E allargando il discorso agli altri reparti, de Ligt non si è ancora imposto del tutto. Solo tre anni fa era stato eletto il miglior difensore della Champions, non è più quel giocatore arrembante che ci aveva conquistati con l'Ajax. Oggi fa il suo e basta. Allegri serve per dare quella scossa in più, sono sicuro che riuscirà".

Non hai già un'idea del modulo?

"Ha cambiato in corsa come è nel suo stile, però il 3-5-2 lo metterà spesso in campo senza punti di riferimento. Ho questa impressione"

Passando ai top dell'incontro di Udine, Cuadrado esterno è stato uno dei migliori dell'incontro. Lo faresti giocare sempre in quel ruolo?

"Largo a destra in un 4-4-2 è fantastico, nessuno possiede uno come lui. E' un giocatore fortissimo, eppure è troppo sottovalutato. Un altro che apprezzo particolarmente è Danilo".

Quale è la tua opinione, invece, su Paulo Dybala?

"Mi è piaciuto per la sua leggerezza mentale, in campo era davvero molto felice. Ha pennellato calcio come non mai, quando gioca con quella freschezza è nell'élite dei migliori al mondo". 

Molti tifosi a fine partita hanno accostato Szczesny a van der Sar, il tuo ex compagno di squadra visse davvero due anni molto difficili a Torino. E' ingeneroso da parte di loro?

"van der Sar ha vissuto, al contrario di Szczesny, delle annate molto difficili. Fece bene dappertutto, purtroppo solo a Torino ebbe difficoltà. Forse perché non si era mai ambientato, ma il discorso è diverso da quello del polacco che invece ha già dimostrato grandi cose. Per me è super affidabile, è un buon portiere, ma come tutti deve prendersi le sue responsabilità ed iniziare a pedalare sul serio. Anche nel finale di stagione aveva dimostrato qualche incertezza, ecco perché dovrà dimostrare di avere i giusti attributi per superare il periodo complicato. E la personalità non gli manca".

La domanda delle domande: Ronaldo resterà alla Juve?

"Resto a quanto dichiarato da Allegri, ovvero che non lo ha fatto giocare per scelta tecnica. Non so quel che gli passi per la testa, però è entrato con il piglio giusto e in quello sprazzo di gara poteva far tre gol. Fosse stato arrabbiato, non si sarebbe comportato di certo così. Stiamo parlando di Ronaldo, che a 36 anni fa paura ad ogni difesa avversaria e garantisce facili facili almeno 30 gol all'anno. Ogni tanto riposerà per essere al top nelle partite che contano, ma dovrà essere al centro del progetto. Più gioca vicino alla porta, più è letale. Per me Allegri dovrà esser bravo a farlo giocare lì".

Si ringrazia Alessio Tacchinardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in questa intervista.