Alessandro Birindelli: "Pensavo ad un mercato diverso, alla Juve manca un Nainggolan. Bernardeschi? Parlare di 10 a lui è mancanza di rispetto verso Dybala"
"Io sinceramente pensavo a qualcosa di diverso, ma il mercato è ancora lungo e la società interverrà per migliorare la rosa". E' stupito ma allo stesso tempo speranzoso l'ex terzino bianconero Alessandro Birindelli, che esprime la sua opinione sulla Juventus in chiave mercato: "Credo che confermare i top player sia già un ottimo risultato - ha proseguito -, non si fermeranno qui anche perchè manca un giocatore sia a centrocampo che in difesa. Per sostituire Dani Alves bisogna prendere un'altra pedina e continuare così a cullare quello che è il benedetto sogno chiamato Champions".
Per sostituire Dani Alves si fanno diversi nomi tra i quali Cancelo, Pereira, Darmian e De Sciglio. Su chi saresti orientato?
"Per i due ruoli di terzino, io sceglierei sempre degli opposti: uno più lineare, più bravo in fase difensiva e l'altro più propositivo in fase di spinta cosicché da avere un perfetto equilibrio che ti possa aiutare a cambiare modulo durante l'anno. Abbiamo visto quest'anno che la Juve ha avuto due terzini, su entrambe le fasce, che alternavano il concetto che ho espresso prima".
Quindi meglio De Sciglio rispetto a Cancelo nel caso rimanga Alex Sandro.
"Sì, oppure come Darmian che può ricoprire entrambe le fasce. Sono due giocatori molto affidabili, non hanno quella qualità che invece possiede Dani Alves o Alex Sandro".
Sarebbe un autogol, secondo te, cedere Alex Sandro nonostante l'offerta da capogiro di cui si vocifera tanto?
"Se la Juventus vuol vincere, non deve vendere i suoi migliori pezzi. Se la vendita di Alex Sandro ti permette di comprare tre o quattro calciatori, sarà la società a decidere cosa è meglio fare. Sostituto? Difficile pensare ad un suo sostituto. Prima di vendere deve pensare bene a come comportarsi, perchè non puoi avere in casa duecento milioni e poi non acquistare un degno ricambio".
Quanto servirebbe alla Juventus un calciatore alla Modric?
"Stiamo parlando di un calciatore che, in finale, ha dimostrato tutto il suo valore giocando da solo, non credo che il Real Madrid si privi di uno del suo talento. E poi Zizou è troppo esperto ed intelligente per lasciarlo andare, sa bene che venderlo significherebbe levare qualità alla sua squadra. Modric deve essere nelle mire di una squadra che vuole vincere, anche perchè il centrocampo bianconero è formato da Khedira che non ha continuità di prestazioni per via degli infortuni, Marchisio si sta riprendendo fisicamente e Pjanic è andato a fasi alterne. In quel reparto, la Juve dovrà far qualcosa; se non farà niente significherà che non è capitata l'occasione giusta".
E' meglio, in questo centrocampo, immettere giocatori d'esperienza oppure giocatori giovani?
"Io credo che in mezzo al campo ci voglia della corsa, oltre all'esperienza. Ci vogliono centrocampisti alla Vidal e alla Marchisio prima dell'infortunio, bravi a coprire e altrettanto nel proporsi in zona gol. A parte Khedira che svolge questo lavoro, ho visto molto poco l'inserimento nei centrocampisti. Ed è quello che mancato alla Juventus. Nainggolan? Sì, sarebbe il profilo ideale. Gli allenatori ricercano calciatori come loro, perchè sono in grado di risolvere la partita grazie ad una palla sporca oppure con un tiro da fuori area".
Mentre il tuo pupillo Caldara, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbe rimanere a Bergamo ancora un altro anno. Condividi questa scelta?
"Sì, è la scelta migliore per il ragazzo, che così può trovare maggior sicurezza e acquisire ancora più esperienza. Non dimentichiamoci che quest'anno ha trovato poco spazio un altro giovane interessante come Rugani, che credo giocherà di più a sentir le parole del mister. Bisognerà poi valutare le condizioni psicofisiche di giocatori come Barzagli e Chiellini, vedere quanto potranno durare a grossi livelli".
Giocatori giovani come Bentancur ed Orsolini, sarebbe meglio tenerli in rosa oppure prestarli per fargli fare le ossa?
"Dipende da come li valuterà Allegri in ritiro. Se ci sarà bisogno, credo che trascorrere un anno con grandi campioni - al di là del giocare - ti offre la possibilità di poter crescere personalmente oltre che acquisire esperienza".
Bernardeschi e Douglas Costa sembrano essere, ad oggi, molto vicini a vestire il bianconero. Il giocatore della Fiorentina potrebbe essere il leader che manca?
"Il leader, la Juventus lo ha già: è Paulo Dybala. La gente si dimentica troppo in fretta di cosa sta facendo questo ragazzo a soli ventidue anni. Bernardeschi è un giovane importante che sta dimostrando il suo valore nell'ambiente familiare di Firenze, ma in bianconero è tutta un'altra roba perchè hai altre pressioni e bisognerà vedere come il ragazzo affronterà questa avventura. Parlare di numero dieci a Bernardeschi è una mancanza di rispetto verso Dybala, che ho ammirato più volte quest'anno e non è normale quel che fa in campo, soprattutto per la sua grande continuità".
Si ringrazia Alessandro Birindelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.