Un grazie ai viola e un abbonamento da regalare...

Giovedì di quaresima indigesto per metà penisola italiana che già da una settimana pregustava la via crucis della bistrattata Juventus formato Europa, formazione bianconera che invece si ritrova ad essere l'unica rappresentante italiana nelle competizioni europee, nonostante l'arbitro straniero...
Ma il giovedì appena passato ci ha anche regalato spunti e considerazioni davvero particolari e risvolti inaspettati.
Il primo non può che riguardare il popolo viola al quale forse, quello bianconero dovrebbe rivolgere un doveroso e sentito grazie.
I motivi sono molteplici a partire da tutto quello che e' stato detto, fatto e preparato per la sfida di Europa. Più di una finale di coppa, più della partita della vita, una vera e propria manifestazione assoluta di sano e tenero provincialismo che, anche se indirettamente, ha evidenziato un vero e proprio sentimento di idolatria verso i campioni d'Italia da parte dei tifosi viola.
Tutto l'ambiente gigliato infatti, dalla dirigenza al tifoso medio, ha manifestato il giusto e reale complesso d'inferiorità calcistica che da decenni avverte. In tribuna oltre ad infortunati di lunga degenza, si sono perfino visti alcuni dei gadget che già in settimana erano circolati sul web, che celebrano la vittoria della partita di andata di campionato. Spille, tazze, felpe e maglie, una di queste indossata da un tifoso recitava una frase che da sola racchiude il concetto appena espresso: "15 anni in 15 minuti. Io c'ero".
Tenero, quanto compassionevole, ma niente di nuovo, alla fine degli anni 90 l'Inter Morattiana riuscì perfino ad andare in edicola con la VHS celebrativa di un 3-0 di coppa italia rifilato ad una Juve imbottita di riserve.
Quindi non rimane che ringraziare il popolo viola per l'adulazione mostrata e per la presa di coscienza dello storico, naturale divario che esiste tra una delle squadre più titolate di Europa e una squadra di provincia. E quindi grazie, anche per quei "15 anni in 15 minuti" che di fatto hanno rappresentato il punto di svolta per quella, che con molta probabilità, sarà la stagione dello storico terzo scudetto.
Noi le maglie celebrative preferiamo sempre farle in primavera.
A proposito di maglie, rischia di indossare quella nera da iettatore, il sempre sportivo Carlo Zampa che poche settimane fa si esprimeva cosi': "Il mio sogno è vedere vincere la finale di coppa Italia alla Roma e l’Europa League al Napoli in una sfida contro la Juventus a Torino. Se dovesse giocarsi la finale, verrò con voi allo Juventus Stadium".
Chissà cosa ne pensano i superstiziosi supporters partenopei.
Non ci resta che suggerire alla dirigenza bianconera di omaggiare il buon Zampa di un abbonamento per poter dare sfogo alla sua incontrollabile voglia di mettere piede allo stadium, come si fa a dargli torto?
Ed allora facciamo i buoni, ringraziamo il popolo viola e regaliamo l'abbonamento al mitico Carlo Zampa, e fino alla fine...