Nella partita dei record si finisce sempre a parlare delle stesse cose

30.12.2018 06:30 di Giulia Borletto   vedi letture
Nella partita dei record si finisce sempre a parlare delle stesse cose
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Il Var o lo ami o lo odi. E' utile? Si, perchè limita errori che spesso possono compromettere non solo partite ma intere stagioni. E' vero anche che può essere utilizzato da un momento all'altro a tuo sfavore e tutto sempre nella stessa partita. Ieri pomeriggio in Juventus-Sampdoria è stata utilizzata la tecnologia in tre occasioni, tutte fondamentali. Prima per dare il rigore segnato da Quagliarella su fallo di braccio di Emre Can, poi per dare quello del 2-1 che porta Ronaldo a quota 14 reti in campionato per mano di Ferrari e a pochi minuti dalla fine per annullare il 2-2 di Saponara a causa di un fuorigioco. A fine partita più di un esponente della Sampdoria si è intrattenuto con l'arbitro Valeri per capire il perché di questa decisione, sebbene i due allenatori in conferenza stampa concordino che non ci sia da discutere sulla prodezza del Doriano bensì sui rigori concessi. Per Allegri addirittura non sarebbero stati da fischiare entrambi, per Giampaolo quello di Ferrari è al limite della legalità.

Si finisce insomma quasi sempre a parlare di questo, a parlare di arbitri, di Var, di errori fatti e non dei record, dei risultati storici e di quanto poco ancora si debba migliorare per toccare la perfezione. La Juventus infatti vincendo la partita con la Sampdoria tocca quota 53 punti, 101 nell'anno solare 2018. Non ci era riuscito Conte, non ci era riuscita neanche la Juve di Lippi o quella di Capello, c'è riuscito però lui, Ronaldo o non Ronaldo. In cosa crescere quindi nel 2019? Nell'attenzione da tenere per tutti i 90', nella cattiveria da dimostrare sempre, anche nei momenti di difficoltà. Nelle punizioni, che devono tornare ad essere decisive e nel tenere a bada il nervosismo, che non deve prendere il sopravvento mai. In tutto questo la Juventus augura a tutti un buon inizio anno, così, vincendo.