LEONI PER....AGNELLI – L'ADDIO DI MAROTTA RILETTO NEI SEGNALI DI INIZIO STAGIONE, GLI STESSI CHE FANNO PENSARE A ZIDANE..NEL FRATTEMPO RONALDO ACCENDE I MOTORI E SPEGNE IL NAPOLI E IL CAMPIONATO. LA SUD RITROVI LA VOCE..

30.09.2018 18:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LEONI PER....AGNELLI – L'ADDIO DI MAROTTA RILETTO NEI SEGNALI DI INIZIO STAGIONE, GLI STESSI CHE FANNO PENSARE A ZIDANE..NEL FRATTEMPO RONALDO ACCENDE I MOTORI E SPEGNE IL NAPOLI E IL CAMPIONATO. LA SUD RITROVI LA VOCE..

All'Allianz Stadium si è vissuto un sabato tra passato, presente e futuro. A tratti persino surreale come quella voce che si diffonde tra operatori della comunicazioni e tifosi “occhio al post gara, usciranno cose grosse che riguardano la Juventus”. Ma cosa sarà mai? Neanche il tempo di pensarci che in campo Juventus-Napoli è cominciata esattamente come era finita il 23 aprile scorso: per la prima volta in questa stagione, i bianconeri di Allegri tornano ad essere timidi, involuti, bassi; contro un Napoli aggressivo, ordinato, pericoloso. Il tutto in uno scenario reso ancora più surreale ed insolito per via dello sciopero della Curva Sud per il caro biglietti. Venti minuti, il tempo di incassare un gol dal Napoli (errore clamoroso in uscita dei bianconeri), e la Juventus si ribella al clima surreale attorno alla partita. Ci pensa lui, Cristiano Ronaldo. Prima tranquillizza la squadra con uno sguardo, poi invita (invano) i tifosi della Sud a interrompere lo sciopero del tifo e infine, dopo aver fatto impazzire Hysaj, confeziona un assist al bacio che Mandzukic deve solo spingere in rete sovrastando in tutti i sensi Mario Rui. Il passato, inteso come ricordo della sciagurata sera del 23 aprile scorso contro il Napoli, è messo definitivamente alle spalle, segnando il gol del pareggio di testa nella porta, e sotto la curva, dove Koulibaly gelò l'Allianz. Punto e a capo. La Juventus si accende mentre il Napoli piano piano cede alla superiorità tecnica e fisica dei bianconeri che tornano a mostrare il nuovo volto di questa stagione: sicuro, consapevole, tosto. Da padroni di casa e di campionato. Nel silenzio disarmante e irritante dell'Allianz. Dal passato si passa al presente. La Juventus chiude la partita con Bonucci, che quando vede Napoli si esalta, fa ruotare un po' di uomini in vista della Champions, tanto mai come quest'anno la qualità resta alta. Al fischio finale va in scena il terzo atto: il futuro. Marotta si presenta spontaneamente (anticipando il comunicato stesso della società) davanti ai microfoni e annuncia che le strade tra lui e la Juventus si separano. Il perché non è dato saperlo, non per ora, ma è possibile immaginarlo tornando a ritroso e rileggendo i segnali dal recente passato. A partire dal colpo Ronaldo, mai completamente avallato da Marotta per questioni di bilancio, ma forzato da Agnelli che evidentemente non aveva gradito l'ingerenza dell'ad. Proseguendo con la presentazione stessa di Cr7 al cui fianco c'era Paratici, e non l'amministratore delegato Marotta. Lì tutti a pensare -  “grande idea dare soddisfazione a chi ha portato avanti l'operazione più prestigiosa di sempre” - e invece era, evidentemente, una prima stoccata a Marotta. Un primo segnale delegittimante. Il secondo segnale il 10 settembre scorso, quando Nedved dichiara “Il colpo Ronaldo è tutto merito di Paratici”. Nedved, vice presidente della Juventus. Il terzo segnale è storia di questi giorni: mentre Beppe Marotta viene premiato a Madrid come miglior manager 2018, Paratici ritira la Coppa d'Oro a Piacenza e finalmente si comincia a sentire anche una sua intervista quando ai più la sua voce era praticamente sconosciuta. Il tutto fino all'annuncio di ieri dell'ormai ex ad “le nostre strade si separano”. A proposito di segnali. Forse non tutti si ricorderanno delle voci che vennero dalla Spagna all'indomani delle dimissioni di Zidane da allenatore del Real Madrid, quando si vociferava di un suo imminente ritorno alla Juventus in qualità di dirigente e non di allenatore. Voci subito smentite ma che, adesso, avrebbero un profondo e concreto senso..

Vincenzo Marangio – RmcSport 

Twitter @enzomarangio