LEONI PER..AGNELLI – Il campanello d'allarme suona eccome, Allegri. Ma gli errori non sono soltanto del tecnico: sbagliate le strategie di mercato della difesa e i giocatori in campo sembrano aver smarrito la fame.

31.01.2019 10:21 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER..AGNELLI – Il campanello d'allarme suona eccome, Allegri. Ma gli errori non sono soltanto del tecnico: sbagliate le strategie di mercato della difesa e i giocatori in campo sembrano aver smarrito la fame.

L'ultima sconfitta della Juventus risale al 7 novembre, in Champions League contro il Manchester United, fu una sconfitta indolore e immeritata. Per 80' quella Juventus dominò l'avversario, giocando spavalda trascinata da un super Ronaldo. Ora, a poco più di due mesi di distanza i tifosi bianconeri assistono ad un vero e proprio tracollo (annunciato) contro una grandissima Atalanta a Bergamo. Questa volta la sconfitta è significativa perché estromette la Juventus dalla Coppa Italia (vinta per 4 anni di fila), mette a nudo una carenza strutturale difensiva della squadra e spaventa in vista della Champions che tornerà tra 20 giorni.

Gli errori sono sparsi su più fronti.

Una prima responsabilità va data alla dirigenza, sempre abile a programmare ogni stagione, ma nell'estate del colpo del secolo, ovvero l'arrivo di Cristiano Ronaldo all'ombra della Mole, ci si è dimenticati di svecchiare il reparto difensivo. Lo scambio Caldara-Bonucci tanto criticato dai tifosi bianconeri, alla fine, si è rivelato una felice intuizione visto che il numero 19 bianconero ha giocato sicuramente più partite di quante non ne avrebbe giocate Caldara fermo da inizio stagione ai box Milan. Ma non si è tenuto conto di come l'avrebbe presa Benatia (male), del numero di partite che avrebbe potuto fare Chiellini (poche), e delle condizioni fisiche di Barzagli (precarie). Ecco che ci si trova, nel pieno di un quarto di finale di Coppa Italia, in gara secca, a Bergamo contro la squadra più in forma della serie A senza Bonucci (infortunato), Chiellini (botta al polpaccio durante la gara) e Barzagli (infortunato) e senza Benatia che nel frattempo era stanco di fare lo spettatore, ignaro del fatto che se avesse aspettato anche solo una settimana sarebbe tornato titolare e protagonista. E no, con tutto il rispetto, Caceres non è la soluzione per una squadra che vuole vincere tutto.

Dunque, la società qualche strategia l'ha sbagliata, va detto.

A Bergamo sbaglia, però, anche il tecnico bianconero.

Sia chiaro, non sono uno degli iscritti al partito anti-Allegri, trovo assurdo chi ha il coraggio di criticare un tecnico che ha vinto 4 scudetti e 4 Coppe Italia di fila conquistando anche due finali di Champions, però in queste ultime due partite la Juventus sembra lontanissima parente della squadra sicura di sé che ha dominato il girone di Champions e che si è portata a +11 sul Napoli. È probabile che gran parte delle difficoltà nascano dal richiamo di preparazione che la squadra sta facendo per farsi trovare pronta tra 20 giorni, ma qualche scelta nella formazione iniziale è stata sbagliata da Allegri che poi, quasi sempre, ha trovato le giuste correzioni in corso. E poi c'è da capire l'utilizzo di Dybala. Sinceramente non è sbagliata come idea quella di adattare Dybala a centrocampista d'ordine con licenza di attaccare, ma senza esagerare. Contro l'Atalanta, invece, Dybala ha fatto praticamente il mediano, a quel punto metti un mediano puro o fai giocare Pjanic, ma sfrutti il talento del numero dieci in avanti dove può creare più pericoli e favorire anche i movimenti di Ronaldo. I bianconeri invece si sono consegnati all'Atalanta che per una sera ha fatto la Juventus giocando con consapevolezza, ordine, senza sbavature ma, anzi, sfruttando le sbavature e insicurezze altrui. Non sarà triplete neanche quest'anno, e magari la sacrificata, a beneficio della Champions, sarà la Coppa Italia a patto che da questa sconfitta se ne tragga un insegnamento importante. Come testimoniano anche le parole su twitter a fine gara di mister Allegri: “Non è una serata da dimenticare. È una serata da ricordare, spesso, per evitare che ricapiti”.

 

Vincenzo Marangio – RmcSport

Twitter @enzomarangio