LEONI PER AGNELLI - LEONI PER..AGNELLI – Una delle peggiori Juventus dell'era Allegri archivia il campionato già a marzo battendo il Napoli al San Paolo. C'è un problema di equilibri tra Italia ed Europa e di prospettive in casa bianconera.

04.03.2019 09:14 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LEONI PER AGNELLI - LEONI PER..AGNELLI – Una delle peggiori Juventus dell'era Allegri archivia il campionato già a marzo battendo il Napoli al San Paolo. C'è un problema di equilibri tra Italia ed Europa e di prospettive in casa bianconera.

Se doveste spiegare il significato della parola “paradosso” raccontate questa storia. 

Il 3 marzo la Juventus batte il Napoli al San Paolo, si porta a + 16 sulla seconda in classifica, chiudendo virtualmente il discorso scudetto che sarebbe l'ottavo consecutivo. Record europeo. Eppure, in quella stessa sera serpeggia preoccupazione tra i tifosi, perché la squadra gioca male, si difende da provinciale e il suo allenatore è in bilico per la prossima stagione. Anzi, se dovessimo affidarci ai rumors che provengono da Torino, il quadro potrebbe essere addirittura più preoccupante.

La verità è che questa è la Juventus più brutta dell'era Allegri. Partita benissimo, sia in campionato che in Champions, e arrivata al punto clou della stagione senza benzina, con poche idee e la sensazione di aver commesso qualche errore sul mercato. Ma, soprattutto, la sensazione che Allegri non si diverta più. Sia un po' più fuori dalla Juventus. E questo sarebbe un bel problema in vista della gara contro l'Atletico Madrid. 

Contro il Napoli la vittoria è arrivata più per gli errori degli azzurri (Malcuit che lancia Ronaldo, Hysaj che non marca Emre Can) che per meriti di una Juventus che ha letteralmente rinunciato a giocare il secondo tempo. Arroccata dietro, palla lunga senza mai uscire dalla propria metà campo, pur avendo giocatori di qualità internazionale. Senza personalità, senza idee. Più vicina alla Juventus terribile di Bologna che a quella che ci si augura di vedere contro l'Atletico Madrid. Se ci si dovesse prendere il buono di questo momento della Juventus, come dice Allegri, la lista non finirebbe: solo tre pareggi e tutte vittorie, 26 trasferte di seguito senza sconfitte, squadra con distacco maggiore tra i principali campionati europei, eccetera, eccetera. Ma presentarsi in questo stato di forma all'appuntamento Champions da dentro\fuori del 12 marzo alimenta legittime preoccupazioni. 

La domanda che si pongono tutti è: cosa non ha funzionato e cosa non sta funzionando?

Sicuramente la condizione fisica è carente, e qui c'è un errore di programmazione atletica. Certo, ci sono gli infortuni che hanno creato qualche difficoltà, ma la rosa della Juventus è ampia e attrezzata. Sicuramente un po' logora in difesa, e qui qualche errore strategico sul mercato c'è stato, e a centrocampo qualcosa andrà risistemato. Ma il problema, probabilmente, nasce anche dal futuro segnato di Allegri che non si è mai sentito accettato da una tifoseria ostile, e che adesso non si sente neanche tanto protetto dalla società.. Insomma, c'è quella insopportabile e deleteria sensazione di ciclo ai titoli di coda che non dà la spinta che servirebbe per ribaltare i pronostici e i sogni di Champions.

Ma la bella notizia è che il 12 deve ancora arrivare. La vittoria di Napoli farà bene al morale, se la condizione torna, e Allegri ritrova ispirazione e spinta del popolo dell'Allianz, il 12 si potrà cancellare la parola “paradosso” da questa stagione bianconera.

Vincenzo Marangio – RmcSport

Twitter @enzomarangio