La morale dell'interista è sempre quella: perde sul campo ma fa il Brighella

Bisogna saper perdere, ma è più forte di loro: proprio non ce la fanno.
08.02.2017 13:00 di Enrico Danna   vedi letture
La morale dell'interista è sempre quella: perde sul campo ma fa il Brighella
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“La donna, il sogno e il grande incubo”. La canzone, ironia della sorte, è stata scritta da Max Pezzali, noto tifoso interista. La donna è la Vecchia Signora, il sogno è quello che ogni nerazzurro vive ogni estate sotto l'ombrellone, il grande incubo è la realtà che puntualmente si palesa amara per il nostro prescritto. Al termine di una gara che ha visto l'Inter giocare bene per circa 20 minuti (dal '15esimo al '35esimo del primo tempo), tirare nello specchio della porta una volta sola, ed eleggere Handanovic quale migliore in campo, i nostri chiacchieroni, fomentati dai soliti opinionisti e giornalai faziosi, non riescono a fare di meglio che prendersela con l'arbitro. Che originali, questi intetristi. Davvero. Per una volta non si sono attaccati ai soliti alibi, ovvero al fare “mea culpa” e riconoscere i meriti dell'avversario. Per una volta non hanno parlato di complotti, di atteggiamenti anti sportivi, di partita condizionata da chissà chi o chissà cosa. Finalmente. Grazie. Anche da queste cose, si vede come finalmente, alla Pinetina, l'ambiente sia decisamente maturato, rispetto al passato. Tutto merito della potenza di Suning, in grado di spazzare via qualsiasi cosa, tranne il tiro di Cuadrado, ovviamente (che invece ha spazzato via le solite illusioni nerazzurre).

Ringraziamo Pio Lee (come simpaticamente definito dagli “Autogol”) per aver evidenziato nell'immediato post gara i meriti della propria squadra e della Juventus, senza, per una volta, parlare di arbitri. Ringraziamo Gagliardini, per aver dato dimostrazione sul campo, di correttezza e sportività, ovvero quei valori sconosciuti ai giocatori della Vecchia Signora. Certo che però, 30 milioni per un fabbro, paiono tantini, a dire il vero (almeno tre falli da kickboxer e nemmeno un'ammonizione da parte di quell'arbitro là). Ricapitolando: due rigori non concessi all'Inter (facciamo anche 3 o 4, tanto è periodo di saldi), due espulsioni risparmiate alla Juve (sicuri fossero solo due? Meglio segmentare in frame l'intera gara, qualcosa ancora sicuramente esce fuori), e addirittura due giornate di squalifica a Perisic (che stava recitando il rosario in campo) e Icardi (che ha solo cercato di restituire la palla velocemente per poter correre dalla sua Wanda - that's amore). Pensavate di averle sentite, lette, viste tutte? Assolutamente no. Da ieri, in rete, tanto per creare qualche altra inutile polemica, circola un video relativo alla ripresa del gioco dopo un fuorigioco fischiato a Perisic nel secondo tempo. Anche un bambino di un anno, per giunta miope, capirebbe che la punizione con la quale viene ripreso il gioco, viene fatta battere due volte in quanto, nel primo caso, Chiellini calcia da posizione errata rispetto a quella in cui si è manifestato il fuorigioco. Basterebbe usare la vista e il cervello per capire. Non è difficile, ma qualche nuovo alibi bisogna pur sempre trovarlo. E poi, cari interisti, che proprio voi veniate a farci la morale, non esiste, dai. Piuttosto, pensate a rincuorare il buon Gigi Simoni, il quale, dopo quasi un ventennio di interviste e notorietà, rischia di dover cedere lo scettro a Pioli, novello salice piangente della Pinetina. Comunque fatevi coraggio: tra pochi mesi, gli ombrelloni torneranno ad aprirsi ed in quel momento, come al solito, potrete sognare tricolori, coppe varie, etc, etc.....