Juve – Barcellona, inno a “La Joya”

11.04.2017 16:30 di  Gianmaria Di Candia  Twitter:    vedi letture
Juve – Barcellona, inno a “La Joya”
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Da piccoli, quando si chiudono gli occhi e si immagina di essere dei grandi calciatori, sono queste le partite che si sognano. Sgusciando tra una sedia ed il divano, dribblando il cane e calciando la pallina di carta tra gli stipiti della porta della cameretta, gridando “goal!”.

Quante volte lo avrà fatto da piccolo Paulo Dybala sperando di realizzare il sogno di suo papà Adolfo di avere un figlio calciatore.

Oggi, tante cose sono cambiate: suo padre non c’è più, Paulo è un calciatore affermato e la partita dei suoi sogni è realtà. Quarto di finale di Champions League. Di fronte, il Barcellona del suo amico Leo Messi. Una squadra fortissima, sicuramente tra le compagini più forti del globo e con l’attacco migliore in assoluto ma con un punto debole: la difesa. A differenza di qualche anno fa, infatti, i catalani verticalizzano molto di più a discapito di un possesso palla minore, quel famoso tiqui-taca che garantiva loro il predominio sulla gestione del gioco e, di conseguenza, pochissimi rischi in fase difensiva. Chiaro dunque che, per sperare di battere gli spagnoli, bisogna partire dal presupposto che c’è da fare un goal in più degli avversari, mettendo in preventivo il fatto di poterne subire almeno uno. Sì è vero, la difesa bianconera è probabilmente la più forte d’Europa ma, a questi livelli e con avversari di questa caratura, potrebbe non bastare a garantire a Buffon di riuscire a mantenere la propria porta inviolata.

Un goal in più degli avversari, si diceva. Perché questo avvenga, sono due gli elementi imprescindibili: aggressività e qualità nell’uno contro uno. L’aggressività è una caratteristica che quest’anno non è mai mancata ai bianconeri, almeno da dicembre in poi. L’importanza di uomini come Mario Mandzukic e Giorgio Chiellini in partite di questa intensità si farà sentire. Per quanto riguarda il saltare l’uomo, oltre al solito Cuadrado, questa dovrà essere, come detto, la partita di Dybala. Il Barça si espone molto agli uno contro uno in fase difensiva e lui dovrà riuscire a sfruttare al meglio tutti gli spazi che gli verranno concessi sulla trequarti e a creare superiorità numerica. Le sue doti tecniche e la sua velocità potranno spaccare la partita

È lui l’uomo chiave di questa gara ed Allegri lo sa bene.

In fondo non sarà difficile, dovrà solo ricordarsi dei suoi sogni da bambino ma, stavolta, aprire gli occhi e farlo per davvero.