Fiuto del gol numero 17

15.10.2017 18:59 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Fiuto del gol numero 17
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© foto di Filippo Gabutti

Con lui il calcio voleva dire rete, sensazionale o meno che sia, 
capitava spesso che una marcatura anche facile facile faceva dimenticare per importanza il miglior confezionamento possibile di chi ha saputo trasformare la capacità di buttare sfere nella rete avversaria in un’arte. 
E quindi permettetemi di omaggiare le caratteristiche uniche di chi ha saputo squarciare l'andamento delle partite, ovvero di chi ha saputo sublimare l’essenza finale.
Ma soprattutto, Trezegol è amato per quella caratteristica vintage che permette a chi come lui di annusare il momento di difficoltà della preda come gli squali per riuscire ad addentarli e quindi segnare proprio quando meno te l'aspetti. Una peculiarità la sua, nota come inconfondibile e insaziabile fiuto del gol, grazie alla quale la palla entrava in porta nonostante la strenua opposizione degli avversari, attraverso le sue coordinazioni più improbabili, con parti del corpo non meglio identificate e possibilmente in mischia e...tac. Lui la buttava dentro. Sempre.
 Ma potremmo svariare con lui, dai suoi potenti tiri sotto la traversa, o uno dei suoi precisi colpi di testa, o una delle suoi impeccabili sforbiciate, o meglio ancora tap-in vincenti.  
Oggi si può solo omaggiare chi era il proprietario di quei palloni impossibili che solo il suo fiuto poteva trasformare in gol.
Il terminale offensivo più forte che abbia mai visto in bianconero: David Trezeguet.

auguri al bomber straniero più forte di sempre nella storia bianconera.