Luigi De Agostini: "Juve in ripresa, può giocarsela in ripartenza. Ronaldo on fire, Cuadrado garanzia da anni. Inter? Troppo scetticismo, mi fecero pagare il mio passato bianconero"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore di Juventus ed Inter e doppio ex del match di questa sera, Luigi De Agostini, per parlare approfonditamente della semifinale di ritorno di Coppa Italia e non solo:
In nemmeno un mese, Juventus ed Inter si incontrano nuovamente e questa volta vale davvero tanto. Che partita sarà?
"Mi aspetto una Juventus che proverà a chiudere definitivamente la qualificazione, è una squadra in ripresa che con il rientro di Chiellini è migliorata tantissimo in difesa. Vorrà fare il possibile per arrivare nuovamente in finale".
L'Inter riabbraccerà Hakimi e Lukaku, mentre Vidal infortunato e Sanchez squalificato non saranno della partita rispetto all'andata. Quanto conterà per i nerazzurri poter contare nuovamente su questi due giocatori?
"Per l'Inter saranno dei rientri d'oro, perché ho notato che gioca diversamente senza Lukaku. E' decisamente più pericolosa con il belga in avanti, che offre molti spunti d'attacco per il gioco di Conte. Hakimi, invece, è una grande sorpresa, sta facendo molto bene e segna parecchio. Nella partita di campionato è stato devastante, i giocatori bianconeri lo hanno patito parecchio. Però credo verranno preparate delle adeguate contromisure a riguardo".
Però questa sera probabilmente Hakimi si troverà di fronte un avversario diverso da Frabotta, che potrebbe essere Alex Sandro.
"Sì, Alex Sandro possiede poi una esperienza diversa. Sarà una bella lotta tra due terzini che amano spingersi in avanti, sarà una questione di corsa".
Si parla tanto di Ronaldo e Chiellini, ma forse questa squadra non può fare a meno di Cuadrado che era assente nella partita di campionato. Sei d'accordo con questa considerazione?
"Sono pienamente d'accordo, Cuadrado si è dimostrato un jolly utile alla causa. E' da anni che è una garanzia, le prestazioni sono sempre continue e di grandi qualità. Non è discontinuo, per questo è un giocatore di sicuro affidamento".
Arthur non dovrebbe esser della partita secondo le indiscrezioni della vigilia, mentre Morata potrebbe riuscire a recuperare per la panchina. Quanto potrebbero essere gravi queste due possibili defezioni?
"Potrebbero essere due assenze gravi, specialmente se dovesse esserci quella di Arthur. Con il brasiliano in campo, il possesso palla della Juventus è decisamente diverso. Morata sta dimostrando il suo valore, ma lì davanti le soluzioni ci sono. In questo momento c'è un Ronaldo on fire che fa gol in ogni partita. Dicono si sia riacceso, in realtà non si è mai spento. Si vede di rado un giocatore che ha più gol che presenze".
Credi che Antonio Conte, tuo ex compagno ai tempi della Juve, preparerà la sfida in maniera differente per far bene contro questo avversario?
"A mio parere la preparerà per ribaltare il risultato, perché l'Inter è già fuori dalla Champions e non vorrà assolutamente mancare alla finale di Coppa Italia che non gioca da tanti anni. Se non dovesse farcela, ai nerazzurri rimarrebbe soltanto il campionato".
Un'eventuale eliminazione dei nerazzurri potrebbe causare un contraccolpo in campionato?
"No, al contrario diverrebbero ancor più i favoriti per il campionato. Senza la Coppa Italia, l'Inter sfrutterebbe di più il fatto di allenarsi una volta a settimana a differenza di Juventus e Milan che riprenderanno a giocare in Europa".
Dal punto di vista tattico, ti aspetti che la Juventus rinuncerà ad aggredire alto per tentar di colpire l'Inter come fatto contro la Roma?
"L'Inter dovrà fare la partita ed osare, non può andare a Torino per difendersi. In Coppa non è la stessa situazione del campionato, ecco perché la Juventus dovrà esser brava a colpire in contropiede. Non credo che i bianconeri giocheranno subito scoprendo il fianco, non sono loro che dovranno rimontare il passivo negativo dell'andata".
Spesso ci siamo soffermati sui tuoi ricordi in bianconero, che cosa puoi invece raccontare di quelli vissuti a Milano sponda nerazzurra?
"Sono stato solo un anno, all'epoca era difficile per un ex Juve giocare nell'Inter. Mi è stato fatto pagare il fatto di aver indossato la maglia dei rivali, diciamo che fin dall'inizio della mia avventura avevano iniziato a fare storie. Ero andato in nerazzurro con Schillaci nell'ambito dell'operazione che aveva portato Dino Baggio a Torino, ma avevo accettato solo perché c'era Bagnoli. Altrimenti ci avrei pensato due volte. I fatti a distanza di anni mi hanno dato ragione, poiché nonostante lo scetticismo da parte della società mi ero sempre comportato come un professionista".
Ad oggi sembra quasi surreale questa situazione, a maggior ragione se pensiamo che nell'Inter di oggi ci sono Marotta e Conte che hanno vissuto un passato importante alla Juventus.
"Probabilmente sono cambiati i tempi, prima si facevano condizionare da queste cose. Io come dicevo sono sempre stato un professionista, contro la Juve ho dato il massimo e ricordo di aver raccolto qualche soddisfazione come il gol realizzato nel derby. Purtroppo non è bastato, poi ho preferito cambiare aria".
Si ringrazia Luigi De Agostini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.