Barca – Juve, la chiave è essere italiani

19.04.2017 12:50 di  Gianmaria Di Candia  Twitter:    vedi letture
Barca – Juve, la chiave è essere italiani

Diciamocelo, noi italiani siamo un popolo spesso molto bistrattato, in tutti gli ambiti. Così anche nel calcio.

Certo, di trofei ne abbiamo visti alzare tanti sia a livello di club che di Nazionale ma siamo sempre stati soggetti a critiche feroci da parte di tutti. Il tanto denigrato “catenaccio all’italiana”, la maniacalità nel preparare tatticamente le partite, a dispetto di un gioco più spettacolare sono sempre stati gli argomenti dei nostri detrattori.

La realtà però è che siamo sempre stati, e lo siamo tutt’ora, dei veri e propri maestri di calcio, con buona pace delle volpi che non riescono ad arrivare all’uva. E non si sta parlando di Juventus, si sta parlando di tutto il movimento calcistico italiano. Cerchiamo di essere patriottici ogni tanto. Anche se mi rendo conto che per qualcuno è davvero impossibile.

Stasera è proprio uno di quei momenti in cui è bello ed importante essere italiani. Per tanti motivi.

Per la nostra capacità di soffrire, per il nostro grande spirito di adattamento, per grinta, caparbietà, predisposizione al sacrificio e, soprattutto, il nostro punto di forza: l’intelligenza e la sapienza tattica.

Allegri è un maestro in questo e, a dispetto dei pregiudizi, il gioco delle sue squadre, sempre ben messe in campo, non ne ha ma mai risentito. Dunque un italiano atipico? No, assolutamente. Semplicemente un italiano. Ci vorrà una partita tatticamente perfetta ed una Juventus abile a non farsi schiacciare nella propria metà campo da un Barcellona indiavolato.

Stasera, nella bolgia di un Camp Nou addobbato a campo di battaglia, gli ingredienti per allestire quella torta chiamata “semifinale” dovranno essere: pazienza, lucidità e spietatezza. Sarà fondamentale l’apporto di Gonzalo Higuaìn che dovrà saper sfruttare, da bomber di razza qual è, tutte le occasioni che il Barcellona giocoforza gli concederà. Anche se il terreno blaugrana non è storicamente il suo preferito, anzi non lo è per nulla. Il Pipita, infatti, non è mai riuscito a segnare al Barcellona nel suo stadio. Ma stasera le cose possono e devono cambiare. La qualificazione passa proprio da lui. Accanto al numero 9 bianconero, o meglio alle sue spalle, dovrà esserci una squadra compatta, attenta e concentrata pronta a non farsi sorprendere da quello che si immagina sarà un assedio spagnolo.

Pertanto, sarà fondamentale essere italiani anche per chi italiano non lo è. Essere italiani non c’entra nulla con la cittadinanza. Essere italiani è una condizione.

 

P.S. Sarebbe bello che stasera a sentirsi italiano fossero gli italiani stessi che non tifano Juventus. Ma questo, purtroppo, è un altro discorso...