Valentini: "Clima teso a Napoli, ma non penso che Conte voglia abbandonare la barca in navigazione"

Valentini: "Clima teso a Napoli, ma non penso che Conte voglia abbandonare la barca in navigazione"TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 17:10Altre notizie
di Redazione TuttoJuve

Antonello Valentini, amministratore delegato della lega dilettanti ed ex direttore generale FIGC, è intervenuto a "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto dell'intervista. 

È soddisfatto della prestazione della Nazionale con la Moldova?  

"Sì, ma non mi sono piaciute le contestazioni ai giocatori in Moldavia. Francamente questa Nazionale non le merita. Se guardiamo in giro per il mondo, con il secondo posto nel girone praticamente ovunque si va direttamente al Mondiale, mentre l'Italia sbaglia una partita ed è costretta a giocarsi i play-off. Andrebbero rivisti un po' i regolamenti. Non c'è dubbio che la distribuzione delle quote per continente sia discutibile. La FIFA fa delle scelte che io non condivido, non solo per aver portato i Mondiali a 48 squadre, ma anche per aver lasciato soltanto 16 posti all'Europa. Mi sembra sbagliato. Ti faccio un esempio: nel '94, negli Stati Uniti, l'Africa aveva tre nazionali; oggi sono otto. L'Europa invece è rimasta a 16. Con 48 squadre sarebbe stato doveroso e più rispettoso per il calcio europeo aumentare i posti destinati al nostro continente." 

Quanto è importante la sfida contro la Norvegia? 

"Ormai il sorteggio è quello. La partita di domenica può portarci punti nel girone, ma la Norvegia passerebbe comunque come prima per differenza reti. L'ipotesi fantascientifica di arrivare primi richiederebbe una vittoria con nove gol di scarto, cosa impensabile. Detto questo, andiamo ai play-off che saranno a marzo: c'è tempo. Questa partita di Milano è utile non solo per la classifica e il punteggio FIFA, ma anche per permettere a Gattuso di continuare il suo lavoro, capire chi può dare una mano e chi no. Tieni conto che ieri, quando sono entrati Dimarco da una parte e Politano dall'altra, la Nazionale ha fatto un salto di qualità." 

Cosa risponde a chi critica la Nazionale? 

"Non è colpa di Gattuso se oggi la qualità media dei calciatori italiani è quella che è. Detto ciò, questa non è una squadra da fischi. Ieri, pur in una partita poco brillante, caotica, hanno lottato fino alla fine, evitando il pareggio in Moldova e vincendo 2-0 con i gol di Mancini ed Esposito. Con queste prerogative si va a testa alta verso la Norvegia e poi ai play-off. L'unica cosa che spero - e la Lega di Serie A di solito non si sottrae - è che ci sia spazio per uno o due stage di 48 ore prima di marzo, per consentire a Gattuso di tenere il gruppo in mano e continuare a lavorare. Io non posso immaginare un terzo Mondiale di fila senza l'Italia: sarebbe inconcepibile per il calcio mondiale." 

Che differenze ha notato fra Politano nel Napoli ed in Nazionale? 

"Politano è un generoso, non si risparmia mai. Lo dicevo prima: quando è entrato ieri, insieme a Dimarco, la squadra è cresciuta. E credo che anche nel Napoli stia facendo bene. Certo, il Napoli sta vivendo un momento teso, in campo e fuori. Ci sono stati tanti infortuni: Lukaku dovrebbe rientrare a dicembre, e ora è emerso anche un problema lungo anche per Anguissa. Il momento è delicato. Però penso che Conte abbia tutte le capacità per rimettere in sesto la squadra, ritrovare convinzione e compattezza. Ma penso anche, e l'ha detto lo stesso direttore sportivo nelle scorse settimane, che il Napoli a gennaio debba tornare sul mercato per rinforzare alcuni reparti, a cominciare dal centrocampo, e verificare se tutti gli acquisti estivi, che sono costati 153 milioni, stiano rispondendo alle aspettative. E mi pare che non sia proprio così." 

Come si risolve la situazione nel Napoli? 

"I nuovi innesti sono necessari, perché alcuni giocatori acquistati la scorsa estate, voluti da Conte, va detto non stiano rendendo come ci si aspettava. Antonio è tenace, coraggioso, non sopporta perdere. E nel rapporto con la società credo serva ritrovare sintonia. Una grande squadra ha bisogno di una grande società, e il Napoli lo è. Ma serve anche che l'allenatore si senta protetto e sostenuto davanti al gruppo. Mi risulta che la società abbia già mosso passi in questa direzione, per ricostruire con Conte il clima giusto. Non è possibile vedere un Napoli così in difficoltà, in campionato e in coppa." 

Cosa pensa delle voci sulle dimissioni di Conte? 

"Il clima è teso, questo è evidente. Ma non penso che Antonio voglia lasciare la barca in navigazione. Dipenderà anche dal rapporto con la società. Lui vuole sempre esprimersi al meglio ed essere protagonista. Conte ha voluto dare due schiaffoni alla squadra dopo Bologna, ma le sue dichiarazioni non mi sono piaciute e hanno creato una ulteriore crepa col gruppo squadra. Probabilmente voleva dare uno shock alla squadra, ma io preferisco un tecnico che difende i suoi uomini in pubblico e magari li striglia negli spogliatoi. Il permesso ci può stare, coincide con la sosta. Siamo tutti esseri umani. Probabilmente farà bene anche a Conte prendersi qualche giorno per riflettere e tornare più carico."