Spalletti: "Al vertice in buona compagnia. Classifica da altissima quota. Gap con big annullato ma dare seguito al percorso"

24.11.2017 15:55 di  Giovanni Spinazzola  Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Al vertice in buona compagnia. Classifica da altissima quota. Gap con big annullato ma dare seguito al percorso"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla viglia della gara contro il Cagliari. "Il Cagliari di Lopez sa bene cosa deve fare per raggiungere il proprio obiettivo. Noi però sappiamo cosa fare per raggiungere il nostro. Sarà una gara da 'senza tregua', sicuramente molto difficile. Colgo l'occasione per fare i miei complimenti a Stefano Vecchi per i risultati conseguiti in Youth League: sono sintomo di squadra e organizzazione. Io gli chiedo disponibilità e lui, per venirmi incontro, si priva volentieri di calciatori importanti. Fa piacere mettere in evidenza il suo andamento. Al di là dei soliti noti, ci sono giocatori come il capitano Lombardoni che meritano assoluto risalto. Cosa va e cosa no fin qui? Questa squadra - ha affermato - sa scegliere i momenti per andare a colpire e dare il massimo. Difficoltà non ce ne sono perché la considerazione va fatta in generale. Abbiamo a che fare con squadre che cercano il proprio record. Siamo protagonisti di una classifica di vertice, ma in buona compagnia. Negli ultimi sei anni ho visto classifiche diverse. Questa è ad altissima quota. Nel recupero tra Sampdoria e Roma potrebbe nascondersi uno sconvolgimento della graduatoria. I nostri calciatori sanno benissimo quale deve essere il nostro obiettivo. Ambizione e costanza: sono queste le chiavi. Vogliamo toccare quel punto dal quale poi non si potrà tornare indietro. Gap con le grandi annullato? Sì, ma dobbiamo dare seguito a questo percorso. La gara di domani consegnerà timore e veemenza, per il modo in cui il Cagliari ci verrà addosso. Il nostro motto - ha spiegato - non cambia: giocare senza tregua. Cosa ho detto a Gagliardini? Dovevamo parlare di calcio quattro o cinque volte prima di indicare quale fosse il nostro massimo e la nostra possibilità. Quale fossimo disposti a giocare tutti per lo stesso obiettivo. Di partita in partita abbiamo scoperto i nostri vantaggi, anche se non abbiamo ancora fatto il massimo. Tutti ci fanno i complimenti e dicono che questa squadra sta facendo un grande campionato perché non ha mai perso. Io mi domando anche perché non abbiamo sempre vinto. Santon titolare? L'espressione o la scelta dell'undici è una conseguenza di voler mettere in campo la migliore Inter e adesso sto andando in difficoltà. Ce ne sono diversi pronti a prendersi le proprie responsabilità. Vecino? Prima si parlava di Gagliardini e ora di Matìas. È la qualità a fare la differenza.

La stessa - ha ricordato - che ha mostrato Brozovic prima che si facesse male. Di tanti si conoscono solo i prezzi e non il reale valore. Lo faremo vedere entro la fine dell'anno. Pazientate ancora qualche altra partita. La quota Champions? Difficile poterlo dire. Di sicuro ci sarà forte competizione e nessuno può stare sul divano di casa. Bisogna andare a giocare le partite e vincerle. Basta buttare via un risultato e ti ritrovi quinto. Ecco perché va alzata l'asticella sulla quota massima. Gian Piero ha detto bene, anzi in Europa League le squadre italiane ci dicono che c'è stato un miglioramento. L'Atalanta aveva un girone complicato e per questo motivo bisogna fare i complimenti. Ho fatto vedere la gara di Liverpool ai miei ragazzi. Come va affrontato il Cagliari? Intanto, in base alle caratteristiche dell'Atalanta, ho scelto Santon per le sue conoscenze e non per questioni particolari legate all'avversario. Davide ha tutto per poter fare il suo ruolo ad alti livelli. Noi - ha detto - siamo già bravi perché la qualità non ci manca, ma se facciamo leva anche sulla strategia dei cambi il risultato finale è anche migliore. Il Cagliari ha ripartenze brucianti, attaccanti che giocano e comunicano bene. Noi dobbiamo soffocare il portatore di palla, altrimenti rischiamo grosso. Se Joao Mario è pronto? Se non è convinto lui, faccio fatica a capirci qualcosa di più io. Non si possono buttare via i momenti. Joao lo vedo perfettamente dentro la causa, non parla mai a sproposito. Lo considero a tutti gli effetti uno di quelli che può dare un contributo alla squadra. Fargli fare minutaggio - ha ammesso - non vuol dire farlo crescere fisicamente, ma piuttosto chiamarlo a rispondere in partita. Linea sottile che fa la differenza. Interesse Real per Icardi? Chi non lo vorrebbe? Secondo me lo vogliono tutti. Per questo non mi preoccupo. Mauro è totalmente innamorato dell'Inter e lo percepisco. È parte totale di questa squadra. La cosa più semplice da fare è chiedergli se vuole rimanere. Lui risponderebbe sempre: perché solo per sempre?"