Secco: "Buffon non rimarrà in Italia. Perin metterebbe pressione a Szczesny"
Ospite del 'Maracanà' di RMC Sport, l'ex direttore sportivo della Juventus, Alessio Secco, ha commentato la situazione relativa a Buffon:
È vero che appena andati in Serie B Buffon è andato da lei per confermarle di voler rimanere?
"Sì è vero, è andata così. Buffon è stata la pietra su cui abbiamo costruito la squadra dopo Calciopoli. Non va mai dimenticato quanto fatto da lui per la Juventus. Non so cosa dirà domani, ma solo lui, che ha 40 anni, può decidere se continuare a fare la vita da atleta. Se Buffon volesse continuare, lo farà all'estero, dove non mancano di certo gli estimatori. Il mio pensiero? Alla fine smetterà".
Sulla figura di Buffon:
"Ogni volta che va in giro a rappresentare la nazionale, riceve sempre e solo applausi. È un'istituzione. Inoltre, al funerale di Astori, Buffon era il capo delegazione della Juventus e ha ricevuto anche lì tanti applausi, non schivando la folla di Firenze. Quindi è sbagliato dire che sta antipatico alla gente perchè è il portiere bianconero".
Come valuti la stagione di Buffon?
"Ha iniziato la stagione sapendo che sarebbe stata l'ultima, anche se nessuno l'ha mai detto in maniera chiara. La critica, a seconda delle prestazioni, delle volte diceva che avrebbe potuto continuare e altre il contrario. Questa cosa l'ha infastidito, ecco spiegate alcune reazioni non alla Buffon, che mercoledì in finale di Tim Cup ha dimostrato ancora una volta tutta la sua grandezza".
Bisogna prendere Perin?
"Solo quest'anno c'è stato un secondo portiere, Szczęsny, sui generis, che sarebbe titolare in tutte le squadre di A. Di solito la Juventus ha avuto sempre un portiere fisso titolare e una riserva. Perin metterebbe un po' di pressione al polacco".