Sconcerti: "Roma ok un tempo. Dov'è finito Nainggolan?"

Dopo la sconfitta della Roma in casa dello Shakhtar Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, è intervenuto come di consueto ai microfoni di RMC Sport: "C'è stato un primo tempo in cui la Roma ha gestito il gioco pressando alto e non facendo ripartire gli ucraini. Credo che i giallorossi abbiamo speso veramente molto nel primo tempo. La seconda frazione che si è aperta col gol di Ferreyra, dove non c'è errore da parte di Florenzi, ha rimesso in campo lo Shakhtar. La partita è molto aperta per la qualificazione. Basterà un gol all'Olimpico per indirizzare la doppia sfida. La prestazione di Dzeko? In campo stasera si sono affrontate due squadre equivalenti e non è stato lui il problema della Roma oggi. Si sono viste due squadre che hanno giocato un tempo per uno. Nainggolan? Non so dove sia finito. Quella di oggi sarebbe dovuta essere la sua gara e invece è sembrato subito in imbarazzo. Sembrava non sapesse cosa fare, se correre o rifinire. Nel secondo tempo, poi, con gli spazi a disposizione avrebbe dovuto incidere.

Strootman? Non sono così sicuro che lui sia un titolare della Roma. Di sicuro non è una stagione brillante la sua. Il bilancio della prima tornata di gare europee? Il nostro non è un grande calcio e lo dimostrano i risultati nelle competizioni europee. Tornato alla Roma ha limiti di personalità perché si lascia condizionare dai momenti della partita. Sul piano tecnico credo abbia le qualità per arrivare in semifinale. Sarri e le sue parole sull'Europa League? La follia di questa manifestazione è nel giocare le gare il giovedì anche con trasferte difficili. Questo non favorisce le squadre e la prestazione contro il Lipsia ne è la dimostrazione visti i soli 10mila spettatori. L'Atalanta contro il Dortmund? Mi auguro possa ribaltare il risultato dell'andata. Basta un gol anche perché non credo che i tedeschi abbiano capito molto del gioco dell'Atalanta. De Vrij e il mancato rinnovo? Nel calcio degli ultimi 10 anni abbiamo imparato che non si può accusare giocatori per accettare contratti di alto profilo".