Repubblica Torino - Marisa rimasta paralizzata: “Io al processo ci sarò Torino resta la mia città”

23.10.2018 09:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Repubblica Torino - Marisa rimasta paralizzata: “Io al processo ci sarò Torino resta la mia città”
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L'edizione torinese de La Repubblica si occupa di Marisa Amato,  sopravvissuta simbolo della notte del 3 giugno in piazza San Carlo, in vista dell'apertura del processo. "Le condizioni cliniche di mia madre non sono mai cambiate dal giorno della diagnosi definitiva" dice la figlia, Viviana D’Ingeo. "Non può muovere nessuna parte del suo corpo dal collo in giù".

"Sono stata in centro, non certo come avrei desiderato, ma l’ho fatto!", scrive sulla pagina facebook della onlus “I sogni di nonna Marisa”, nata la scorsa primavera da un’iniziativa dei suoi due figli, per aiutare a fronteggiare le spese mediche della donna ricoverata per oltre un anno. "Io e mio marito cerchiamo di rivivere momenti della nostra vita precedente, ci sforziamo, lo facciamo con impegno, ma purtroppo è tutto estremamente faticoso e psicologicamente devastante". I post portano la sua firma, ma lei in realtà ne è soltanto l’ispiratrice, sono i parenti a scrivere al suo posto. Marisa Amato è tetraplegica a causa delle lesioni subite quella notte in piazza San Carlo (...). Anche se sarà faticoso, anche se l’udienza preliminare è un’appuntamento solo tecnico, la sua presenza in aula bunker lo trasformerà in un momento emblematico. Perché darsi tanta pena per esserci? Marisa lo ha detto alla sua prima passeggiata in centro, con il marito, quest’estate, mentre posava in sedia a rotelle ai tavolini di via Lagrange. «Nonostante tutto Torino è la mia città» (...)".