Ravanelli: "Con la Juve i miei anni più belli. Con queste difese segnerei a raffica"

16.11.2018 21:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Ravanelli: "Con la Juve i miei anni più belli. Con queste difese segnerei a raffica"
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© foto di Federico De Luca

Intervistato da IlPosticipo.it, l'ex attaccante della Juventus Fabrizio Ravanelli ha ripercorso la sua carriera. E non solo: "Beh sono tanti i momenti a cui sono legato. L’esordio con la Juventus, l’esperienza in Inghilterra con il Middlesbrough. Sono stato il primo straniero in Premier League a esordire con tre gol, a Liverpool. Sono entrato nel cuore dei tifosi a Marsiglia. Credo che comunque il periodo con la Juventus sia stato il periodo più bello. Sono stati anni fantastici. Scudetti, Coppe, la Supercoppa. Che squadra… Più forte la mia, di Juventus, o questa? Sono storie diverse. Ai miei tempi c’erano tante altre squadre che potevano ambire allo scudetto. Vincere in Italia ora è un pizzico più facile. Quello che comunque sta facendo la Juventus è un qualcosa di incredibile. Credo che sia una delle squadre migliori d’Europa, ed ha il giocatore più forte insieme a Messi. Credo che ognuna, rispetto alla propria epoca, sia una grande Juventus.Il momento che cancellerei della mia carriera calcistica è la polmonite che mi è costata il Mondiale in Francia nel 1998. Alla vigilia della partita con il Cile sono dovuto tornare a casa. È il più grande rimpianto della mia carriera. Ero il capocannoniere della nazionale, la sentivo mia dopo lo spareggio con la Russia. È un qualcosa che mi manca: potessi riavvolgere il nastro, sceglierei quel momento.

Sono stato bravo a credere nel mio sogno. Non ho mai mollato nei momenti difficili e ho sempre creduto nelle mie qualità e alla fine sono state riconosciute. Ho sempre avuto molta fiducia e sono stato premiato.Eh, di grandi campioni, ne ho visti tanti. Ho visto Del Piero, alla Lazio ho giocato con Veron, Mancini. Ce ne sono stati tanti. Se proprio devo eleggere il più forte e assegnargli il “titolo” dico Roberto Baggio. È lui che mi ha impressionato più di tutti. Vierchowod, in assoluto, il peggiore difensore da affrontare. Fisico e veloce. Non lo sovrastavi. Non lo dribblavi, mi metteva sempre in grande difficoltà.Era un altro calcio. Oggi farei tanti gol. Lo dico senza essere presuntuoso. Credo che oggi sia diventato più facile far gol. Non ci sono i difensori di una volta: dai big agli altri, ovunque andavi, qualunque squadra trovavi, si affrontavano grandi difensori. Bergomi, Ferri, Costacurta, Maldini. Baresi, Minotti, Apolloni, Annoni… Contro qualsiasi squadra era difficile fare gol".