Prof. Castellacci: "La priorità non è il calcio ma tenere sotto controllo il coronavirus. Lo stop fino al primo marzo non basta"

24.02.2020 14:50 di Rosa Doro Twitter:    vedi letture
Prof. Castellacci: "La priorità non è il calcio ma tenere sotto controllo il coronavirus. Lo stop fino al primo marzo non basta"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale maggiore di calcio, ha preso la parola a Radio Sportiva per parlare del momento che sta attraversando il paese e il nostro calcio:

SUL CALCIO E L'ALLARME CORONAVIRUS: "Il problema è abbastanza complesso. Bisogna innanzitutto considerare quali siano le priorità in Italia in questo momento: non il calcio, ma tenere sotto controllo il coronavirus. Può avere un senso giocare a porte chiuse se questa forma influenzale resta limitata a dove è ora, ma credo che ci sarà uno sviluppo e altre regioni verranno interessate. Spero non si arrivi a questo, ma penso che ad un certo punto la Federcalcio dovrà pensare di fermare il campionato. Credo non sia un'ipotesi del tutto peregrina".

SUL POSSIBILE CONTAGIO DEGLI ATLETI: "Può succedere, su questo non c'è alcun dubbio. Credo che i giocatori delle squadre debbano attenersi ad alcune regole molto precise, ognuno beva dalla propria bottiglietta e metta i propri panni da una parte, ad esempio. Le squadre che dovranno giocare in Europa potrebbero avere dei problemi, qualche criterio di valutazione va fatto a scopo preventivo".

SULLO STOP DI UNA SETTIMANA: "Ci sarà un'escalation, è ovvio che non possa bastare lo stop fino al primo di marzo. Bisogna pensare a tempi più lunghi per contenerla. Diamo spazio allo sport, ma la priorità ora è un'altra".