Penta: “Elkann chiaro con Tether, la Juve resta degli Agnelli. Ora serve rilanciare scouting e progetto tecnico”
Nel corso della trasmissione “Ieri & Oggi” su Radio Bianconera, l’agente e opinionista Nicola Penta ha commentato il messaggio lanciato da John Elkann in merito all’interesse di Tether verso la Juventus, sottolineando come l’apertura a nuovi soci non metta in discussione il controllo della famiglia Agnelli sul club. Le sue parole:
“Exor ha detto che la maggioranza non si tocca. Gli azionisti di minoranza ci sono e ci saranno, ma il grosso della proprietà resta nella cassaforte della famiglia, e io ritengo che sia una grande fortuna. Capisco però il momento di delusione dei tifosi bianconeri, abituati ad altri fasti. Basta guardare il monte ingaggi: quando c’erano Higuain e Dybala era di circa 350 milioni, oggi è di 110. Questa differenza si nota in campo, perché la qualità costa. È un dato oggettivo”.
Sull’operato del direttore sportivo Giovanni Manna e sulle mosse del mercato estivo, Penta non ha nascosto le perplessità:
“Comolli è arrivato e il suo biglietto da visita sono gli acquisti dell’estate, che finora non hanno inciso. La speranza è che Spalletti riesca a rivitalizzarli, ma il problema resta la disponibilità economica: non possiamo competere per i top player mondiali”.
Infine, l’agente ha rimarcato l’importanza di rafforzare lo scouting, individuando in questo ambito una delle chiavi per il rilancio:
“Bisogna investire nello scouting, un’area che ha risentito molto dell’addio di Cherubini, uno dei principali artefici della Next Gen e della crescita dei giovani talenti bianconeri. È da lì che la Juventus deve ripartire, valorizzando il vivaio e le idee, se non può permettersi i campioni”.
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