Paolillo: "In Italia c'è qualcosa che non va con la managerialità dei ricavi. Solo la Juve paragonabile alle inglesi”

16.11.2018 19:00 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Paolillo: "In Italia c'è qualcosa che non va con la managerialità dei ricavi. Solo la Juve paragonabile alle inglesi”
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Ernesto Paolillo, storico amministratore delegato e Direttore generale dell'Inter di Massimo Moratti, nonché padre fondatore del FFP, è intervenuto a TeleRadioStereo 92.7

Sta cambiando qualcosa nel calcio italiano? 
Dico che qualche segno positivo lo si vede nell'utilizzo dei giovani italiani però bisogna fare attenzione al fatto che siamo ben lontani da quello che è il traguardo nazionale e che i giovani italiani che stanno crescendo come talenti sono ancora lontani dall'essere all'altezza dei tanti talenti esteri che purtroppo portano via loro il posto.

L'Italia riparte da Mancini, è la figura giusta?
Occorre una riforma del modo di pensare il calcio giovanile e il calcio della Nazionale basato sui giocatori italiani con tutto un impianto a cui le squadre devono sottostare che è ancora ben lontano dall'essere realizzato e pensato. Partono per fortuna quest'anno i centri federali in numero significativo e speriamo di raggiungere la Francia. Non è però un lavoro che si può fare in un anno.


A che punto è il percorso del Fairplay Finanziario?
Se guardiamo il monte debiti delle società di calcio siamo nettamente a buon punto perché il FFP è servito a tagliare drasticamente i debiti. Se guardiamo i le perdite dei bilanci andiamo decisamente meglio dal punto iniziale ma siamo ancora molto lontani dall'avere un numero significativo di squadre che chiudono in pareggio o in attivo. Poi dobbiamo dircelo, abbiamo due gruppi di società: uno piccolino formato da quelle che fatturano sopra i 400 milioni che quindi vanno bene, possono competere con giocatori importanti nelle coppe europee. Poi abbiamo una miriade di squadre che fatturano sotto i 200 milioni di Euro che fanno molta fatica e sono molto lontane da fare il salto di qualità perché quando hanno dei talenti sono costretti a venderli e quindi non riescono a crescere, anche perché non riescono ad attirare sponsor e non hanno capito che il calcio si fa crescendo nei ricavi. Se guardiamo l'Inghilterra vediamo che hanno il bilancio diviso in quattro voci: diritti televisivi, sponsor, ticketing delle partite e merchandising. Se guardiamo l'Italia abbiamo solo i diritti tv, perché il ticketing è lontano da essere significativo e soprattutto non attraggono più i grandi sponsor. Quindi c'è qualcosa che non va nella managerialità dei ricavi.

Solo la Juventus può essere paragonabile?
Assolutamente sì, la Juventus ha uno stadio di proprietà e fa miracoli. Se vediamo chi compra le Sky Box, le suite, chi va a vedere la partita sono per lo più della Lombardia e sempre meno di Torino perché il tessuto industriale di Torino è andato impoverendosi.

Le sanzioni esemplari riguardo al raggiro delle regole del FFP potevano influire di più rispetto a quelle applicate fino ad ora?
E' chiaro che il FFP è partito in un certo modo perché all'inizio non poteva essere così prorompente. Ora qualche modifica andrebbe fatto dal punto di vista delle sanzioni rendendole molto severe.