Oliveira: "Lukaku, Allegri, non condivido l'idea delle ministre riscaldate perché non sarà mai come prima"
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luis Oliveira, ex calciatore della Fiorentina e del Belgio, ed attuale allenatore. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Pensieri sul Mondiale?
"È una Coppa del Mondo un po' strana. Le squadre considerate 'piccole' sono partite bene, stanno facendo cose straordinarie. In passato i risultati delle gare erano scontate, ma attualmente sono più belle ed importanti. Le piccole stanno dimostrando il loro valore, stanno lavorando abbastanza bene per crescere. Manca l'Italia, anche se Mancini sta svolgendo un grande operato sui giovani per il futuro della Nazionale e per migliorare il calcio italiano".
Quanto ha fatto la differenza il lavoro di Conte sulla carriera di Lukaku?
"Quando vinci hai sempre ragione... Antonio conosceva già le sue qualità, anche se si tratta di un allenatore molto forte, il quale vuole sempre vincere. Quando è arrivato all'Inter, Romelu è stato un calciatore che ha offerto qualcosa in più a quella squadra. Ad oggi è in difficoltà, ma quando si gioca poco in un club importante come il Chelsea, pensa di aver perso le sue qualità. Ha dovuto dimostrare anche di più rispetto a quello che ha mostrato con la maglia nerazzurra ed ha riscontrato diverse difficoltà. Lo stesso discorso vale anche per Allegri, il quale, ritornato alla Juventus, ha vissuto un momento complicato. Non sarà mai la stessa cosa, non condivido l'idea alle minestre riscaldate".
Chi vincerà il Mondiale?
"Ho il cuore brasiliano, noi crediamo sempre nel lavoro di Dio e nei successi della nazionale. Ma si giocheranno la vittoria finale, oltre la nazionale brasiliana, anche Francia e Spagna".