Nicola Amoruso: "Gomez il giocatore ideale per la Roma"
Nicola Amoruso, ex bomber di Juventus e Reggina, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio 92.7 per parlare di calciomercato ma non solo. Ecco le sue considerazioni sui movimenti di mercato della Roma ed il suo personale “consiglio per gli acquisti” per il direttore Monchi.
Salah sta andando al Liverpool, con chi lo sostituiresti?
Sì sostituirlo è dura, è un giocatore rapido e fa anche tanti gol: sono caratteristiche che fanno la differenza. Il nome che a me piace è quello del Papu Gomez, che ha anche voglia di cambiare squadra e insomma di lottare per qualcosa di più importante a livello di obiettivi. Per me sarebbe un giocatore ideale: ormai ha raggiunto una certa maturità, fa assist e lavora tanto per la squadra. Secondo me ha il temperamento giusto per potere fare molto bene alla Roma, anche se non sarà facile strapparlo all'Atalanta, visto che è anche un punto di riferimento dello spogliatoio. Ma quando c'è la voglia di cambiare squadra ci sono possibilità. Comunque quest'anno non sarà facile per la Roma, Di Francesco è chiamato ad un compito arduo: sarà dura fare meglio dell'anno scorso.
Chi vedi bene invece come alternativa a Džeko? Serve un giocatore con fisicità e che faccia gol, magari accettando qualche panchina...
Sì, la Roma ha bisogno di un sostituto di Džeko. A me piace molto Zapata, anche se costa tanto. Potrebbe fare bene, ma ormai la Roma è chiamata a fare bene in tante competizioni e servono sostituti di qualità. Lo abbiamo visto ad esempio col Napoli, senza sostituti all'altezza perdi qualche punto, magari proprio nelle partite più facili sulla carta. La Roma deve cercare qualità e c'è da investire sul mercato, anche se sono convinto che Monchi sia uno davvero capace, che ha dimostrato di sapere puntare su giocatori che a tanti non dicevano nulla e che però avevano grandi potenzialità.
Spesso parliamo di Muriel, che a 26 anni non ha ancora fatto il salto di qualità definitivo anche per problemi di gestione propria. Per te è ancora in tempo per diventare un grandissimo?
Avete ragione, ha tanta qualità, anche se io onestamente ho sempre difficoltà a parlare di giocatori che hanno tutto e che poi però non riescono a trovare costanza, anche nella cura del proprio fisico. Questo aspetto una grande società lo deve per forza valutare, non bastano la giocata o la qualità, serve anche vedere che professionista c'è. Tu Angelo (Di Livio, nrd) ad esempio sei sempre stato un grande professionista: se vuoi ottenere certi risultati di sacrifici ne devi fare, anche se faccio fatica a chiamarli sacrifici visto che parliamo di uno sport bellissimo come il calcio. Oggi le prestazioni di Muriel sono sicuramente troppo altalenanti.
Contano anche le motivazioni. Magari venendo alla Roma, giocando la Champions, giocandosi il campionato con la Juve...
Sì questo può essere uno stimolo in effetti. Anche perché in un grande club sei anche più sotto la lente di ingrandimento, ma certe cose credo ti debbano partire da dentro. Sennò rischi di diventare un giocatore che si ritrova a 32 anni e si dice: “Peccato, avrei potuto fare di più”. Io mi auguro che a Muriel possa scattare qualcosa dentro, ma la vedo dura.
Ti aspettavi un Mertens capace di fare così tanti gol?
Assolutamente no, l'ho sempre visto come esterno e bisogna fare davvero tanti complimenti a Sarri, che ha studiato e ci ha messo anche del coraggio nel proporlo come attaccante. Ora è difficile per Milik, perché io Mertens avrei difficoltà a toglierlo da prima punta.
Ora cosa scatta nella testa di Milik?
I grandi giocatori possono trarre stimoli ancora maggiori per fare bene, visto che lui comunque aveva avuto un impatto ottimo sul campionato italiano. Mi sembra un giocatore forte, con tanta fisicità e che può aiutare la squadra anche nei momenti di difficoltà. Sarà una bella competizione e comunque Mertens può sempre tornare a fare l'esterno.