Moggi: "Addio Conte un vantaggio per la Juventus. Ma i bianconeri devono mettere a posto il centrocampo. Mai alterato campionati, lo hanno fatto altre..."
Luciano Moggi, ex direttore generale di Napoli e Juventus, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre", programma condotto da Luca Cirillo e Donato Martucci, con la partecipazione di Francesco Capodanno, sulle frequenze di Radio Amore Campania. Ecco quanto evidenziato: "Caso Eriksen? Devo dire che è stato molto bravo Kjaer a girare subito il compagno, meno male, quelle immagini sono state veramente terrificanti. Nazionali? Penso che l'Italia sia la favorita, questa nostra Nazionale se trova un difensore forte, visto che Chiellini ha la carta d'identità scaduta, può fare bene. Ha un centrocampo meraviglioso e un attacco forte. Anche Bonucci va oltre i 33 anni, i limiti sono in difesa. Questa squadra può ottenere risultati. Prossimo campionato? Il fatto che non ci sia più Conte all'Inter può essere un vantaggio per la Juventus. I bianconeri, comunque, devono mettere a posto il centrocampo: basterebbe guardare ciò che sta facendo Mancini in Nazionale, ha unito senso tattico e qualità dei piedi di Insigne e Jorginho con Barella e Locatelli.
Futuro di Lorenzo Insigne? Penso proprio che resti in azzurro, sarà sicuramente un punto di forza della squadra azzurra, ne sono certo. Gli allenatori che sono arrivati a Napoli hanno preso tutto il buono che aveva costruito Benitez, ricostruire non è affatto facile. Vaccino? Devo dire che ho fatto sia il primo che il secondo, mi pongo in maniera diversa da Gianni Rivera (contrario alla somministrazione del vaccino anti covid, ndr.). Evidentemente Rivera non la pensa come me ed è liberissimo di farlo. Il vaccino per la rinascita del calcio italiano? Dire ai signori di Report di evitare di fare queste inchieste, inutile fare a lupo a lupo e poi non far nulla. Hanno affossato chi faceva gli interessi del calcio nazionale ed ha vinto un Campionato del Mondo con la propria squadra. (Chiara l'allusione a lui stesso dopo i fatti di Calciopoli, ndr.). La Juventus, per esempio, non ha mai alterato i risultati, lo hanno fatto le altre squadre...".