Marani: "Comanda il virus ma si devono finire i campionati. C'è egoismo..."

06.04.2020 17:30 di  Giovanni Spinazzola  Twitter:    vedi letture
Marani: "Comanda il virus ma si devono finire i campionati. C'è egoismo..."
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Matteo Marani, ai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua sulla possibile ripresa dei campionati.

"Prolungare di 6 mesi? Va registrato il fatto che c’è un costante spostamento in avanti di tutti. Lo ha fatto Gravina con un’ipotesi saggia indicando settembre e ottobre. Lo ha fatto anche Ceferin che inizialmente parlava del 30 giugno. Qui non comandano le istituzioni del calcio, ma il virus. Il progetto più sensato sembra quello della Fifa. Bisogna che questi campionati nazionali finiscano, per via dei contenziosi e dei ricorsi. Siamo di fronte ad uno scenario che obbliga a finire la stagione secondo le regole con le quali si è cominciato. Io credo che la Fifa su questo abbia ragione. Finire questa stagione in autunno o inverno e poi ricominciare la seguente. Quello che gli argentini facevano con i tornei di Apertura e Clausura. Vedo tuttavia ancora troppo egoismo nel calcio, interessi di parte. Bisogna ricordarsi anche del calcio femminile, della B e della C oltre ai dilettanti. I problemi sono grandi in Serie A, ma sotto ancora più grandi. Il rischio è che non riparta l’attività".

Matteo Marani, poi, ha parlato dell'ipotesi del calcio "solare", giocando anche a luglio ed agosto come accade in altri sport extraeuropei soprattutto. "È un’ipotesi che dobbiamo tenere in considerazione, può realisticamente accadere. È la soluzione più probabile. Il gioco lo comanda la FIFA e non la UEFA: i 2,5 miliardi di euro messi in campo saranno il fondo che dovrà salvare il calcio mondiale".

"Io credo che la FIFA voglia condensare tre stagioni in due arrivando a pareggio con il Mondiale 2022. Una stagione in più rappresenta costi da sostenere. È un grande ostacolo quello delle date dei contratti - ha poi detto Marani, considerato come gli attuali accordi abbiano scadenza al 30 giugno - ma andrà superato. La FIFA sta ragionando come prolungarli: invece di allungare di uno o due mesi, dovrebbero arrivare a fine dicembre con le scadenze. Ma è una soluzione che va percorsa. Sto vedendo progetti di giocare fino ad agosto, mi sembra irrealistico. Come fanno le squadre a giocare ogni tre giorni in Italia e all’estero? Quando ripartiremo, dovremo fare i conti anche con la possibilità di un solo caso alla positività al virus. La tutela dei giocatori è la cosa più importante".

Marani, poi, ha parlato anche del Centro federale di Coverciano che da oggi ospiterà i malati in via di guarigione da coronavirus. “Nel dolore che stiamo vivendo è una notizia che allarga il cuore. È la casa del calcio italiano, il cuore pulsante del nostro calcio. Darà una mano all’emergenza sanitaria ed è una bella notizia. Il calcio può fare tanto. 'Nessuno si salva da solo', ricordiamoci le parole di Papa Francesco".