Maniero: "Al Parma sono mancati gol? Dipendeva da Kulusevski. Tifosi Toro vivono con l'incubo Juve"

30.04.2021 18:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Maniero: "Al Parma sono mancati gol? Dipendeva da Kulusevski. Tifosi Toro vivono con l'incubo Juve"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex attaccante Filippo Maniero ha parlato in diretta a TMW Radio, intervenendo nel corso di Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista inizia dal Milan: "Sta avendo la criticità nel momento decisivo del campionato: fosse arrivata un po' prima si sarebbero giocati le carte fino alla fine ma stando un po' meglio. Si sa che tra marzo e aprile si decidono le sorti dei campionati... Sono in difficoltà fisica e mentale, senza risultati subentrano ansie verso un finale in cui rischia di non raggiungere un obiettivo che meriterebbe".

La differenza enorme tra andata e ritorno incide sulla valutazione?
"Quando sei campione d'inverno e per molto tempo rimani tra le prime quattro, se poi a fine campionato non ci arrivi ti resta il rammarico... Certo, a inizio stagione nessuno dava il Milan tra le favorite per vincere o per i posti Champions, è che strada facendo hanno fatto vedere cose diverse. Al di là di come andrà a finire, per la rosa che hanno, con qualcosa in meno rispetto alle altre che sono lì, stanno facendo un signor campionato".

Cambia tutto con o senza Ibrahimovic?
"Vale lo stesso per l'Inter se gli togli Lukaku o Ronaldo alla Juventus... Sono loro quelli che alzano la qualità. Tolto Ibrahimovic il Milan non è da primissimi posti: ancor di più oggi vediamo i grandi giocatori che fanno la differenza".

Sorpreso dalle difficoltà del Parma?
"Sinceramente sono rimasto sorpreso quando D'Aversa se n'è andato ed è arrivato Liverani. Lo scorso anno il Parma più o meno è arrivato a metà classifica, ma è vero che hanno perso un giocatore come Kulusevski. Anche in una squadra meno blasonata certi calciatori fanno la differenza. Non ho capito perché se ne fosse andato D'Aversa, salvo poi tornare a cose già quasi compromesse: certe scelte, di allenatori e ds, non le capisco".

Sono mancati loro i gol?
"Dipendeva parecchio da Kulusevski: faceva giocare bene i compagni di reparto. E poi metterei pure le idee diverse tra Liverani e D'Aversa...".

Al Torino, invece, che succede?
"Se prendi i loro giocatori, sono tutti navigati in Serie A. C'è poi Belotti in nazionale, così come Sirigu e alcuni dei loro stranieri. Non riesco a capire il Torino di questi ultimi anni, è quasi inspiegabile. Io ci ho giocato a Torino e non è semplice: i tifosi vivono con l'incubo della Juventus, e sognano risultati diversi da quelli del Toro di ora. La piazza è particolare".

Per Juric è il momento del salto di qualità?
"Per quanto fatto vedere in questi anni sì. Pretende molto dai suoi giocatori, li fa tutti rendere al 100%: anche quest'anno, finché la matematica non gli ha tolto stimoli e appagamento, il Verona era una squadra di carattere e carisma. Non so se sia da grande squadra, ma sicuramente per qualcuno che si gioca l'Europa".

Il Padova si è complicato le cose.
"Fino a poco fa il destino era nelle loro mani, poi hanno perso a Trieste e Modena... Dispiace, perché all'ultima con gli scontri diretti in svantaggio non resta loro che vincere e sperare che il Perugia non faccia lo stesso a Salò. La speranza ancora c'è, visto che la Feralpi deve mantenere il 5° posto nei playoff, ma sarà difficile... Non avessero trovato una rivale come il Perugia, forse avrebbero già vinto. Purtroppo è toccato al Padova: da loro tifoso spero ce la facciano".

Come farà Gasperini a mantenere questo livello all'Atalanta?
"Penso che il mister sappia tenere alta l'asticella ogni anno. Difficilmente poi vedi giocatori calare: quando succede, Gasperini li lascia in panchina. Se vanno forte giocano, sennò no: questo è il suo segreto, non guarda in faccia a nessuno".