Longhi: "Questa Juve ha CR7, ma quella di Berlino era molto più forte e completa"

20.04.2019 17:00 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Longhi: "Questa Juve ha CR7, ma quella di Berlino era molto più forte e completa"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Bruno Longhi è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in "Microfono Aperto".

 

SU GASPERINI ALLA JUVENTUS: "Giusto dare meriti a Gasperini per quanto sta facendo all'Atalanta, ma non buttiamo a mare quanto ha fatto Allegri, che ha vinto 4 Coppe Italia e sta vincendo il quinto scudetto di fila".

 

SULLA JUVENTUS IN CHAMPIONS LEAGUE: "In Champions League, quando si arriva alla fase ad eliminazione diretta, può succedere di tutto: ci sono tanti fattori contingenti. L'incidente di percorso è sempre dietro l'angolo, non è che la squadra forte deve per forza vincere la Champions, altrimenti il Manchester City negli ultimi anni l'avrebbe vinta. Invece è sempre uscito ai quarti".

 

SU DANILO: "All'Inter sono sempre legati al ricordo di Maicon e penso che lui non sia un profilo di quel livello. In mancanza d'altro va bene anche Danilo, ma non credo sia l'optimum per ridurre il gap dalla Juventus".

 

SU ICARDI E MARTINEZ: "Se ragioniamo al netto di quanto accaduto quest'anno e ripartiamo da zero, Martinez parte dietro perché Icardi ha dalla sua oltre 120 gol e tanta esperienza. Se dovessi decidere senza condizionamenti, farei giocare Maurito".

 

SUL MERCATO DELLA JUVENTUS: "Ha già preso Ramsey, che corre da un'area all'altra. Poi, è chiaro che la Juventus quest'anno ha un Ronaldo in più, ma la squadra della finale di Berlino aveva la BBC in difesa e Pirlo, Vidal e Pogba in mezzo. E' chiaro che quella squadra era molto più completa di questa: questa Juve è molto meno forte di quella".

 

SUL LIVELLO DEL CALCIO ITALIANO: "Questi giovani che stanno sbocciando rappresentano qualcosa di veramente importante per la nostra Nazionale, che ci darà grandissime soddisfazioni. Per la Champions League, invece, non dimentichiamo che c'è sempre una questione che riguarda i budget, cioè quanto riusciamo ad incrementare per avere una situazione di parità economica rispetto ai grandi club. Poi, c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, che in questo caso è l'Ajax".

 

SULLA CONFERMA DI ALLEGRI ALLA JUVENTUS: "Nel calcio di oggi, con le rose da 25, l'infortunio o la serie di infortuni, è quasi all'ordine del giorno e tutte le squadre devono fare i conti con questa situazione. Il fatto che la Juve giochi male è un leit motiv, io non sono affascinato da come gioca, ma ci sono le filosofie: quella del calcio e del collettivo, come Ajax, Barcellona e Manchester City, e quella del calcio dell'individualità, come quello della Juventus e che è stato alla base dei successi del Real Madrid. Allegri ha fatto un lavoro da persona logica, che ha saputo sfruttare al meglio i giocatori a sua disposizione".