La Stampa - Pierfilippo Capello: "Superare fine giugno è pericoloso. Gli scontenti andrebbero in tribunale. Effetto Juve? In A è facile tagliare gli ingaggi"

04.04.2020 10:15 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
La Stampa - Pierfilippo Capello: "Superare fine giugno è pericoloso. Gli scontenti andrebbero in tribunale. Effetto Juve? In A è facile tagliare gli ingaggi"
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© foto di Federico De Luca

Pierfilippo Capello, avvocato esperto di diritto sportivo, è stato intervistato da La Stampa: "La proposta dalla Fifa per una finestra di mercato lunga quattro mesi? Sarà un rimedio eccezionale a un problema eccezionale. Può aiutare a tenere alto il valore dei giocatori. Ma non solo. Permetterà ai presidenti di capire quale mercato possono fare verificando in corso d’opera se le pay tv o gli sponsor pagano. C’è anche una questione tecnica: allungando il mercato, i club possono capire meglio come rispondono i giocatori sul campo con più partite a disposizione. Così, se qualcuno non va bene, è possibile impostare scambi con altre squadre. Prolungare i contratti oltre il 30 giugno?  Due giorni fa ho partecipato a un seminario via web con alcuni dei più importanti avvocati del settore al mondo.Tutti erano concordi nel dire che la Fifa può intervenire, ma se un giocatore,col contratto in scadenza al 30 giugno, si sveglia il 1° luglio e fa causa davanti al giudice, sarà dura per il magistrato ordinario non dargli ragione e svincolarlo. Questo provocherebbe una valanga".

Sul taglio degli stipendi in casa Juve: "Adesso tutti i presidenti si sentiranno più liberi di intervenire. Ma comunque i giocatori di Serie A non faranno troppa resistenza a tagliarsi una o due mensilità. E sono convinto che potrebbe giovare uno strumento già introdotto dal legislatore l’anno scorso. Potrebbe essere utile estendere a tutti gli atleti professionisti italiani la norma del “Decreto crescita” che consente di abbattere l’imponibile lordo sugli ingaggi dei calciatori “rimpatriati” (senza residenza fiscale in Italia nei due anni precedenti all’acquisto, ndr), che ha permesso di far arrivare in Italia tanti campioni dall’estero (...)"