Italia, Locatelli: "Futuro? Penso solo alla nazionale. Dopo l'Europeo prenderò decisioni importanti"

09.06.2021 14:20 di Rosa Doro Twitter:    vedi letture
Italia, Locatelli: "Futuro? Penso solo alla nazionale. Dopo l'Europeo prenderò decisioni importanti"
TuttoJuve.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Manuel Locatelli,  grande obiettivo della Juventus, a due giorni dalla gara tra Italia e Turchia all'Olimpico di Roma, si è presentato davanti alla stampa dal Media Centre di Coverciano, Firenze.

Sull'esordio all'Europeo da titolare "Essere qui è un'emozione, è una cosa che sognavo da bambino. Non so che formazione sceglierà il mister ma cercheremo di farci trovare pronti. C'è responsabilità, vai in campo per gli italiani, è una responsabilità che tutti vorrebbero prendersi. E' un orgoglio".

Sul futuro "Sono solo chiacchiere. C'è una competizione così importante da giocare che sono concentrato su questo".

Sull'Europeo "Il fatto che sia stato spostato mi ha agevolato, è stata una stagione dove sono maturato. Sono cambiato come calciatore, come persona, mi sento più maturo e responsabile".

Sul gioco di questa Italia "Abbiamo un'identità precisa sul come giocare. Le difficoltà, se ci saranno, saremo pronti. Nasciamo così: abbiamo unità d'intenti, risalterà anche in queste occasioni".

Sul suo ruolo all'Europeo "Rappresentare l'Italia è una cosa da raccontare ai figli. Guardavo queste competizioni all'oratorio sul maxi schermo. So quanto sarebbe bello giocare, daremo tutto per l'Italia".



Sul suo ruolo "Mi trovo benissimo quando gioco a due come a Sassuolo, come qui quando impostiamo. Posso dare equilibrio e andare avanti con la palla, cercare la giocata. Posso giocare anche davanti alla difesa, sono anche duttile".

Sul mancato approdo in una big in passato "Mi baso sul campo, sulle cose vere, le altre sono chiacchiere, è inutile parlarne".

Sulla Turchia "E' una squadra importante, hanno giocatori bravi come Calhanoglu con cui ho giocato insieme. Non sarà facile ma dovremo dare tutto".

Sul suo riscatto per la carriera e sulla corte delle big "E' una rivincita per me stesso. Quando hai queste delusioni è importante rilanciarsi, dimostrare il proprio valore. Non so se sia una rivincita per chi non ha creduto in me, penso al presente. E' normale che ci siano voci di mercato ma la maturità di cui parlo è lo step per cui non mi lascio condizionare. E' così importante che sarebbe sprecato pensare al mercato anche se so che dopo l'Europeo dovrò prendere delle decisioni. Ho parlato con Carnevali, siamo consapevoli della strada da prendere".

Su De Zerbi e Mancini "De Zerbi e Mancini sono tatticamente simili ma molto diversi. E' un peccato che il mister sia andato via dall'Italia, gli auguro le migliori fortune. Può diventare un top a livello internazionale, glielo auguro e lo merita".

Sul suo modello "Daniele De Rossi: non aveva il 5 come me in Nazionale ma è stato un esempio e lo è. Avevo anche soggezione a parlarci, ho vissuto come voi il Mondiale del 2006 quando andava a calciare il rigore in finale. Per me è un privilegio averlo qua, mi auguro di raggiungere i suoi livelli. Ora che l'ho conosciuto posso dire che è una brava persona".

Ancora su De Rossi "Per l'idea che aveva da giocatore, vorrà impostare il gioco in possesso palla, sul dominio. Sarà un allenatore carismatico, lo si nota anche qui, nel parlarci, sarà un allenatore carismatico, è certo".