Inter ko, l'analisi di Pagliuca: "La Juve se non la purghi subito ti purga lei, è la sua storia"

08.11.2022 18:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Inter ko, l'analisi di Pagliuca: "La Juve se non la purghi subito ti purga lei, è la sua storia"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Napoli vola primo in classifica, la "sua" Inter fatica proprio quando sembrava aver ritrovato la retta via. Gianluca Pagliuca, uno scudetto - tra le altre cose - con la Sampdoria e 234 presenze in nerazzurro, risponde così quando gli chiediamo se è sorpreso dal primato degli azzurri di Spalletti: "Adesso, no. Però ovviamente - confessa a TMW - se me l'avessero detto prima dell'inizio del campionato non ci avrei creduto, sono sincero. Finora è un capolavoro, adesso bisogna vedere se riescono a tenere botta. Al momento stramerita il primo posto e merita di vincere il campionato, che però è lungo. E non dimentichiamo la sosta. Vediamo, io sinceramente sono per le novità, ne avrei piacere perché sta giocando bene e lo merita".

Anche perché lo scudetto della sua Sampdoria sembra appartenere a un'altra era…
"È stato l'ultimo vinto da una provinciale. Il Napoli, intendiamoci, non è una provinciale, però siamo abituati alle grandi big del nord: sì, ci sono state Roma e Lazio a cavallo del millennio, ma poi basta, sempre le solite tre. Ben vengano le novità".

Ecco, una delle big: l'Inter è reduce dal ko con la Juventus.
"Vero, però la gara va analizzata bene: nel primo tempo ha giocato meglio l'Inter, probabilmente meritava il vantaggio. Poi sappiamo quanto la Juve sia esperta come squadra, nel secondo tempo ha vinto con le ripartenza. Però se andiamo a vedere come è iniziata la gara e non solo, l'Inter ha sbagliato due gol clamorosi, Lautaro ha sbagliato il potenziale pareggio e la Juve, che è cinica da sempre ma lo è soprattutto con Allegri, li ha castigati. La Juve se non la purghi subito ti purga lei, è la sua storia".

Però l'Inter ha perso tutti i big match, cinque sconfitte in campionato.
"È partita male, è vero. Se guardiamo al derby d'Italia, la sconfitta con la Juve di per sé ci può anche stare. Ci sta meno aver perso cinque partite in tredici giornate, considerando che nello scorso campionato non le hai perse in tutto il campionato. Per lo scudetto sarà difficile, undici punti sono tanti, forse troppi".

A livello tattico, visti gli uomini a disposizione, Inzaghi potrebbe provare qualcosa di diverso secondo lei?
"Lui ha fatto bene quando c'erano le voci di un potenziale esonero: ha fatto benissimo col Barcellona e sembrava in ripresa. Poi è incappato in questa sconfitta, anche se con la Juve a Torino è una gara particolare si vede che qualche problema c'è. L'infortunio di Lukaku ha pesato, così come quello di Brozovic".

In porta ormai c'è Onana.
"Sta facendo quello che deve fare: non ha fatto errori e ha fatto buone partite. Secondo me finora è stato protagonista di un discreto inizio di stagione. Poi si può sempre migliorare, però sinceramente non ha fatto errori e con la Juve ha fatto anche una bella parata. D'istinto, ma Onana è soprattutto un portiere d'istinto, molto reattivo".

Ad Handanovic cosa consiglierebbe?
"Io non lo so, non ha bisogno dei miei consigli. La carta d'identità vale per tutti, è successo per me e vale anche per lui. Farà le sue valutazioni, penso che Handanovic sia stato un grandissimo portiere. Poi è fisiologico: ci sta un calo di forma, ci sta che non sei più reattivo come prima. Non esiste un atleta che sopra i 40 anni, o vicino ai 40, raggiunga il top della forma".

In Champions League abbiamo speranze di portare tre squadre agli ottavi di finale?
"Considerato il sorteggio, sì. Sicuramente parliamo di tre squadre forti, però battibili. È ovvio che con Real Madrid, Paris Saint-Germain, Manchester City o Liverpool sarebbe stata più dura. Il Porto ha eliminato la Juventus due anni fa e di fatto ha estromesso il Milan dall'Europa l'anno scorso: l'Inter deve stare attenta, i portoghesi sono pericolosi. I rossoneri hanno sicuramente l'avversaria più tosta, ma vedo che anche in Premier il Tottenham ha qualche problema: dura, ma fattibile. L'Eintracht invece è una squadra forte, che ha vinto l'Europa League, ma il Napoli per come sta giocando penso possa farcela".

E per vincere la Champions quanto dovremo aspettare ancora?
"Secondo me in questo momento quelle tre-quattro squadre che ho nominato prima hanno qualcosa in più di tutte le altre. Se guardiamo all'Italia, soprattutto di Inter o Milan. Il Napoli è diverso, ha più possibilità di giocarsela: gioca in un modo fastidioso per le sue caratteristiche. Però in generale facciamo ancora fatica, non ci sono dubbi".

Per la seconda volta, i Mondiali si giocheranno senza l'Italia. Che effetto le fa?
"Un brutto effetto. Ma penso soprattutto alla generazione di calciatori di adesso: siamo mondiali da otto anni e non è una cosa positiva, soprattutto per questi ragazzi. Abbiamo vinto un Europeo, però gente come Donnarumma, o tanti altri calciatori della nazionale, a questo punto poteva aver disputato già due mondiali e invece è ferma a zero".

Suo figlio Mattia gioca nell'Imolese, in un altro ruolo dal suo. Lo segue sempre, che consigli gli dà?
"Da padre, ma anche da ex giocatore. Cerco sempre, nei momenti di euforia, di smorzargliela. E di tirarlo su quando è giù di morale. Credo che si stia rendendo conto di cosa significa giocare un campionato di Serie C. Però sono molto contento della destinazione a Imola: sta facendo il suo percorso, ha fatto alcune buone partite, altre meno buone come capita sempre. È al primo anno di professionismo e ci sta. Ha delle qualità che spero verranno fuori. Bisogna avere pazienza, secondo me lo stanno gestendo benissimo anche all'Imolese".

Che idea si è fatto della Serie C vedendola da vicino?
"È un campionato che mi è sempre piaciuto, lo seguivo anche quando giocavo in Serie A, pure perché avevo diversi amici e colleghi che lo disputavano. Poi adesso lo seguo ancora con più interesse, ovviamente. Io parlo per il girone B ed è un campionato molto bello, ce ne sono 4-5 che possono vincere il campionato: Cesena, Gubbio, Reggiana, Entella e Siena secondo me possono tranquillamente ambire al salto di categoria".

A proposito di Serie C, nell'ultimo turno ha fatto gol Lewandowski, un portiere.

"L'ho visto… Ma il portiere avversario si è addormentato: probabilmente c'era il vento, è inconcepibile prendere un gol così. Ricordo quando giocavo in Coppa delle Coppe contro il Mechelen: c'era Proud'Homme che faceva i rinvii da porta a porta, io lo aspettavo tra i pali, mica al limite".