Ibrahimovic a DAZN: "Ronaldo? Andare alla Juve non è una sfida"

13.02.2019 19:00 di Edoardo Siddi Twitter:    vedi letture
Ibrahimovic a DAZN: "Ronaldo? Andare alla Juve non è una sfida"

Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di DAZN: "La Champions quest'anno è molto aperta, non c'è una squadra superiore all'altra, una favorita per la vittoria finale. Magari vincerà una delle mie vecchie squadre: PSG, Manchester, Juve, Barcellona L'Inter purtroppo è stata elimianta, il Milan non c'è. Ci sono quattro squadre, speriamo vinca una di loro. L'acquisto di Ronaldo? Non ho detto che non sia stato grandioso, ho detto che non è una sfida. Non è una sfida andare in una delle squadre più forti del mondo, forse dipende da cosa intendi per sfida. Per me sfida significa prendere una squadra e portarla in alto. Questa è una sfida. In ogni caso è un grande acuqisto per il calcio italiano perché grazie a lui cresce la Serie A, che è la mia seconda casa. 

Il Pallone d'Oro, quest'anno, però, l'ha vinto Modric: "Penso Modric sia uno dei centrocampisti più completi al mondo. Detta il ritmo, ha una grande visione di gioco e un controllo palal fantastico. Ho giocato contro lui quando era giovane, ora è esperto e sono felice abbia vinto il Pallone d'Oro e gil altri premi. Solitamente giocatori di questo tipo non vedono risconoscituo qello che meritano, solitamente si premiano gli attaccanti. Son ocontento anche per una questione di sangue perché ho origini croate".

Si parla anche di MLS: "Io preferisco chiamarlo DAZLATAN, suona anche meglio. Penso che dopo tanti anni, tanta esperienza, abbia tirato fuori il meglio di mestesso, ho trovato la giusta adrenalina. Perché ho giocato e superato tanti avversari, grandissimi difensori che hanno fatto sempre emergere la parrte migliore di me. Ora s ocome riuscire ad attivarmi e dare il meglio di me. La più grande sorpresa in MLS? Io ora sono una leggenda, non più una sorpresa (ride, ndr). Penso che si possan ovedere delle cose che il primo anno non c'erano. Siamo migliorati, ma non vedo nessuna sorpresa, ormai è la normalità per noi. Forse il Cincinnati può riuscire a fare grandi cose, non sono inferiori a noi e pososno costruire qualcosa di grande. Qualcuno che mi somigli? Nessuno è come me".