Graziano (Corsera) a RBN: "Agnelli non era convinto di Sarri fin dall'inizio. Conte? È fatto così, prendere o lasciare"

11.08.2020 18:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Graziano (Corsera) a RBN: "Agnelli non era convinto di Sarri fin dall'inizio. Conte? È fatto così, prendere o lasciare"
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Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’, è intervenuto il giornalista del Corriere della Sera Mirko Graziano: “Matuidi? È fondamentale, è il tipo di giocatore che è stato importantissimo per la Juventus. Non è un caso che le migliori prestazioni juventine siano coincise con la sua presenza in campo. È un giocatore di un’intelligenza superiore e sarà difficile sostituirlo. Serviranno altri giocatori per coprire quel tipo di lavoro che faceva lui”.

Sull’Inter: “Ha le carte in regola per arrivare in fondo, la prossima semifinale se la giocherà con una squadra alla portata. L’Inter è arrivata bene fisicamente, quando è tornata al 3-5-2 è tornata contiana. È una squadra che crea tanto, ma spreca anche tanto. Questo è il grosso problema. Ma quando hai Conte in panchina sai che la tensione non cala mai. Lo sfogo? Lui è sempre stato così, anche alla Juventus, ma magari doveva sfogarsi su fattori esterni perché la Juventus era un orologio. Lui è un uomo molto vero, tutto ciò che prova traspare. Nel momento in cui non si è più sentito di dare quello che poteva dare ha lasciato la Juventus, i bianconeri potevano scegliere tra Allegri e Mancini e alla fine hanno scelto il primo, vincendo per anni. Conte è così, prendere o lasciare. Vorrebbe che tutto funzionasse alla perfezione, a volte sconfina in cose che non gli competono, ma l’Inter veniva da dieci anni anonimi, ha fatto 82 punti, accorciando il divario dalla Juventus. Secondo me questa Inter non era più forte di quella dell’anno scorso, quindi molto è dipeso da Conte”.

Su Sarri e Pirlo: “Sarri è un grande allenatore sul campo, per caratteristiche poco si sposa con la Juventus in generale. È stato un rapporto difficile, ma comunque ha portato a casa uno Scudetto e non era semplice. Ha fatto il suo, è in media con gli altri allenatori. Non mi piace neanche il discorso sui demeriti degli avversari: l’Inter è crescita di 15 punti, l’Atalanta anche è migliorata tanto ed è ancora in corsa in Champions. Ma ho capito la scelta di Agnelli, non essendo convinto dall’inizio ha preso la palla al balzo. Ha fatto una scelta coraggiosa, se è geniale ce lo dirà il tempo, ma ha evitato la manfrina della scorsa stagione. Zidane è stato sondato anche questa volta, anche l’anno scorso Sarri non era la prima scelta”.

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