Giacomazzi: "Bentancur a 20 anni è uno da Juventus"

23.06.2018 19:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Giacomazzi: "Bentancur a 20 anni è uno da Juventus"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Guillermo Giacomazzi è presente all'evento organizzato da Operazione Nostalgia a Parma con la Partita delle Stelle. Si parte, a proposito di passato, dal Lecce. "Fa piacere rivederlo in B, sono stato 12 anni lì, sono cittadino leccese, ho moglie e figli di Lecce. Sono tifoso, meritatamente è in B e mi auguro di rivederlo anche in A. Teniamoci stretta questa categoria, abbiamo sofferto anche troppo in Serie C", ha detto a Tuttomercatoweb.com e RMC Sport.
Sull'Uruguay. "E' un Mondiale atipico, tutte le grandi sulla carta hanno avuto difficoltà. Non mi ha sorpreso l'Uruguay, ha vinto pur non giocando in modo spettacolare. Non abbiamo, esteticamente, un calcio bello da vedere: siamo sempre stati meno belli ma più solidi e concreti. Lo racconta la nostra storia, è una conferma anche se con la qualità che c'è in mezzo al campo non c'è stato un gran calcio. Mi aspetto sicuramente, dopo il passaggio agli ottavi, una seconda fase difficilissima: troveremo Spagna o Portogallo, vedremo lì di che pasta è fatta questa rosa. Ha dimostrato per anni di poter battere queste grandi squadre, come fatto nel 2010 e nel 2014. Ci sono giocatori di prima fascia, il gruppo è coeso con il maestro Tabarez.

La mentalità c'è, si decide tutto in novanta minuti. L'Uruguay, però, può vincere contro chiunque: il Mondiale è un torneo e devi dare il meglio in quei novanta minuti. Ci sono tanti 'italiani' in questo Uruguay, è un centrocampo atipico per Tabarez che ha sempre avuto e voluto incontristi e centrocampisti di rottura. Sta facendo fatica in fase di sviluppo e costruzione di gioco, è solo nella nostra cultura avere poca verticalità e costruzione. Bentancur, a vent'anni, è uno da Juventus, ha estrema qualità e mi piace tanto. Vecino sta dimostrando all'Inter e ha grande spessore. Peccato che non ci sia Valverde, che è un '98, fuori solo per le sue caratteristiche ma poteva essere la grande sorpresa di questo Mondiale".
Sulla 'garra' uruguaiana. "Ci viene trasmessa da tanti anni, siamo cresciuti con la leggenda dei campioni del mondo. Siamo tra i più piccoli e abbiamo il senso di dover ribaltare la situazione, sempre. Ce la siamo giocata sempre con Brasile e Argentina che ci sono state sempre superiori ma non lo sono mai state sotto l'aspetto della garra. Ce l'hanno anche gli argentini, i brasiliani pure, ma noi siamo forse 'meno' tecnicamente ma siamo cresciuti così. Non abbiamo paura dei grandi, agonisticamente non possono essere migliori di noi".