Gazzetta - Senatore Bonucci
Leonardo Bonucci diventa senatore. Leonardo Bonucci sta diventando vecchio in fretta e, anche se effettivamente non sembra, la frase è un grande complimento. Un anno e mezzo fa il suo 19 giocava su sfondo rossonero e Bonucci aveva l’immagine pubblica del ragazzo che va via di casa per una crisi di affetti: addio Juve, tieni pure lo sgabello, io tento di cavarmela nella grande città. A Milano, scoprì una missione più grande di lui, come i giovani amministratori delegati che devono raddrizzare una grande azienda in crisi. La sensazione collettiva, a quel punto, era che Leonardo non fosse pronto per diventare la colonna portante di un grande spogliatoio. Invece guardatelo oggi, sicuro di sé, capitano della Juventus e della Nazionale, padre di famiglia con la bambina che forse ha sempre desiderato, addirittura tra gli otto giocatori con più presenze di sempre nella nazionale italiana.
Più di Facchetti, di Baresi, di Del Piero, di Gigi Riva, di Mazzola, Tardelli, Zenga, Totti e mille altri. Leonardo Bonucci è diventato un senatore. Gli stessi appassionati che un anno fa lo vedevano giovane, quasi ragazzo, improvvisamente sono obbligati a immaginarlo a 37 anni, l’età che avrà nel maggio 2024.La stessa età dell’addio di Baresi e Fabio Cannavaro. Magari non sarà rapidissimo e non esulterà sciacquandosi la bocca ma resterà Bonucci, perché il piede e la voglia di vincere non invecchiano. Il club negli ultimi anni ha rinnovato il contratto a più di un Over 30, alcuni rimasti molto importanti, alcuni meno o per nulla: scelte nel nome della continuità. La decisione su Bonucci è evidentemente da leggere come premio per il suo grande inizio di stagione e come conferma della volontà di avere a lungo un nucleo italiano.