Gazzetta - Il dualismo in attacco

23.09.2019 08:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gazzetta - Il dualismo in attacco
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Su Gazzetta spazio al dualismo tra Higuain e Dybala. Alla quarta partita la staffetta proseguì, con gli stessi interpreti ma con un diverso ordine. Paulo Dybala è stato il sostituto di Gonzalo Higuain due volte tra campionato (Napoli) e Champions League (Atletico), sabato pomeriggio all’Allianz Stadium per la prima volta è partito da titolare ed è toccato all’argentino più anziano subentrare nei minuti finali. La Juventus ha trasmesso in HD per due anni di fila, vincendo ed entusiasmando. Adesso il canale è cambiato e idueda complici sono diventati antagonisti: con Cristiano Ronaldo intoccabile sulla fascia sinistra, nel 4-3-3 tratteggiato dalla mano di Maurizio Sarri c’è spazio per uno solo dei due, al centro del tridente. Higuain ha giocato dall’inizio le prime tre partite, dimostrandosi una buona spalla per CR7.  Domani a Brescia potrebbe essere ancora staffetta: Dybala si candida per il bis, anche perché Gonzalo nell’ultima partita ha preso una brutta botta al naso: ieri era ancora molto dolorante, oggi verrà valutato e si capirà se potrà farcela. L’evoluzione di Gonzalo in centravanti di sostegno gli ha fatto guadagnare parecchi punti. Se Higuain ha il vantaggio di conoscere bene il nuovo tecnico, Dybala è più sarriano per la maniera in cui cuce il gioco, va a prendersi il pallone e si muove su tutto il fronte dell’attacco.

Con il Verona ha fatto ammonire due giocatori e quando ha lasciato il campo la Juventus ha fatto fatica a tenere il pallone. Però nel nuovo ruolo è fondamentale che Paulo stia abbastanza vicino alla porta, altrimenti i marcatori avversari possono concentrarsi su Ronaldo. L’obiettivo è non dare punti di riferimento, svariare, ma senza arretrare troppo. Il prossimo passo sarà vedere la porta più da vicino e tirare, cosa che sabato ha fatto troppo poco (solo due volte e mai nello specchio). Higuain gravita di più in mezzo all’area , però con la maturità ha imparato a sacrificarsi e si è scoperto molto funzionale agli accentramenti di Ronaldo. Toccherà a Sarri scegliere di volta in volta il partner ideale per esaltare CR7. L’abbondanza non è un limite,ma un vantaggio per tutti gli allenatori.