Gazzetta -Così la Juve ha armato Cristiano

25.03.2019 08:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gazzetta -Così la Juve ha armato Cristiano
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Su Gazzetta spazio a Ronaldo. Cristiano, re anzi tiranno, siede sul trono bianconero per la gioia di ogni suddito. La Juve sembra una felice monarchia illuminata, soprattutto dopo l’ultima sfarzosa notte di Champions: la rimonta contro l’Atletico ha confermato che non è una cattiva idea «servire » il monarca portoghese. Allegri ha esplorato diverse possibilità per farlo, dal passaggio intelligente di Pjanic al lancio soffice di Bonucci fino ai cross piovuti dagli esterni. Alla fine Cristiano l’ha messa dentro 24 volte: parecchie in generale, pochine rispetto a certe abitudini precedenti di Ronaldo. Cercare chi sia il servitore prediletto del reame non è un’impresa facile, viste le tante variabili in gioco, ma qualche tendenza appare chiara. Una su tutte, ad esempio: quando è Bernardeschi a portare le libagioni, il re è contento.

Anche il Cholo deve essersene accorto. Tra poco più di due settimane la Juve cercherà fortuna nella patria del calcio totale e quest’anno, almeno all’inizio, Allegri ha cercato di sperimentare qualcosa dal sapore vagamente olandese. Il tridente di turno ha sempre mostrato una capacità darwiniana di adattamento alle difese avversarie: ha cambiato spesso la posizione degli attaccanti, però Cristiano si è ridotto a calpestare maggiormente le zolle di sinistra. Allegri ha detto e ridetto che, per esprimersi al meglio, il portoghese necessità del croato, la cosa più simile a Benzema in suo possesso. Mandzu è così il principe degli assist per Cristiano (uno ogni 500’), mentre il ruolo del terzo moschettiere è una questione assai dibattuta. Dybala ha giocato assieme a CR7 quasi il doppio dei minuti di Bernardeschi, ma la prestazione omerica dell’azzurro in Champions lascia presagire la riduzione di questa distanza.