Galante: "Inter Simoni più forte di quella del Triplete. Dispiace non aver vinto molto, ma poi sono venute fuori altre cose..."

17.01.2018 06:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Galante: "Inter Simoni più forte di quella del Triplete. Dispiace non aver vinto molto, ma poi sono venute fuori altre cose..."
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Fabio Galante, ex calciatore dell'Inter, squadra con la quale ha giocato tre anni, è intervenuto oggi sulle frequenze di Tele Radio Stereo 92.7 . 

Qual è il primo compito di un direttore sportivo all'interno di un club?

Il direttore sportivo deve essere bravo a costruire una squadra adatta al tecnico con le risorse che ha. Anche se al giorno d'oggi gli allenatori sono molto flessibili. Penso debba essere bravo anche ad intrattenere rapporti con i procuratori ed i calciatori. Diciamo che i procuratori poi alla fine fanno gli interessi dei calciatori, anche se non accade sempre. 

Quante volte hai incontrato la Roma da calciatore dell'Inter?

Tre anni all'Inter, quindi almeno sei. Contro la Roma e contro l'Inter ho avuto la fortuna di averci giocato spesso, avendo vestito anche altre maglie, Livorno e Genoa.

Tu hai giocato in una grande Inter, che nel '98 vinse la coppa Uefa con Simoni. Che ricordi hai?

E' stato un periodo speciale. Penso sia stata, dopo quella di Mourinho, un po' più simpatica, forse la più forte alle spalle dell'Inter del triplete anzi forse anche più forte. Era una grande Inter fatta di calciatori fortissimi, poi quando in squadra hai uno come Ronaldo che non si fermava nemmeno di fronte tre calciatori. Dispiace non aver vinto molto rispetto al valore della rosa. Poi sono venute fuori altre cose. Comunque fa parte del passato, l'importante è avere un bel ricordo. Potevamo vincere anche uno scudetto sicuramente...

I migliori allenatori italiani sono toscani: Allegri, Spalletti, Sarri, anche Mazzarri. Cos'ha di speciale la Toscana?

Potrebbe anche essere una casualità, però quando hai dalla tua parte così tanti numeri non può essere una coincidenza, è un dato di fatto. Il toscano non ha peli sulla lingua, se deve dirti una cosa te la dice. Tante volte per un calciatore avere un allenatore del genere può aiutare. Hanno tante idee. Se penso a Sarri, a Spalletti che a Roma ci è passato due volte. Caratterialmente sono molto spigliati. Io ho anche avuto la fortuna di giocare con Spalletti all'Empoli.

Com'era da calciatore Spalletti?

Lui ha fatto meglio da allenatore. Però credimi, da giocatore io ho imparato tanto da lui. In campo era uno di quelli che non aveva paura di niente. Anche in allenamento era uno che ti faceva dare tutto. Ti faceva capire l'importanza di allenarsi al cento per cento. Lui diceva: " Se pensi di arrivare ad alti livelli devi partire dal quotidiano". Mi ha aiutato moltissimo, io avevo appena 17 anni e per due anni siamo stati inseparabili. Il suo carattere poi lo si è visto anche da allenatore. Poi è migliorato anche nel modo di comunicare...

Arrivato alla soglia dei sessant'anni non ha ancora fatto magari, l'ultimo salto di qualità. Potrebbe essere colpa di limiti caratteriali?

Io penso che Luciano sia forte. E' chiaro che a Roma si parli di comunicazione per come ha gestito l'ultimo periodo di carriera di Francesco Totti. Credo che quando lui dica qualcosa è perchè c'è qualcosa da far capire. Non lo dice a caso. Sulla questione Totti se lo ha detto, lo ha fatto perchè c'era un perchè. E' chiaro che alcune cose poteva semplificarle. Anche a Milano è partito bene poi ora è un po' in crisi. A Roma ha fatto il massimo. Più di così cosa avrebbe dovuto fare? Se trovi una Juventus del genere puoi fare poco. Ha dimostrato di essere uno fra gli allenatori più bravi.

Che ti aspetti da Inter-Roma?

Dopo la sosta vedremo come rientreranno i calciatori. Sarà una partita giocata a viso aperto. Per come sono fatti i due tecnici cercheranno sicuramente di vincere. Non mi aspetto timore da nessuna delle due, mancano ancora tante partite alla fine dell'anno e per l'ingresso in Champions c'è ancora tempo per duellare con la Lazio. Juventus e Napoli oggettivamente sono avanti rispetto alle altre. Purtroppo per loro Inter e Roma hanno buttato punti in casa contro squadre che avrebbero potuto battere. 

Che impressione di ha fatto Di Francesco?

Conosco molto bene Di Francesco. Abbiamo giocato insieme nel settore giovanile dell'Empoli. Caratterialmente Eusebio è molto forte. Arrivato alla Roma ha fatto dei numeri importanti dimostrando di meritare una piazza del genere. Ora è un periodo così. Meglio di lui non può dirlo nessuno se deve cambiare. Un allenatore deve essere molto flessibile e adattare magari il proprio modulo a determinate carattersistiche dei calciatori. Però se non cambia vuol dire che lui ritiene ancora adatto il suo modulo. E' chiaro che avere calciatori come Schick che sembrano poco adatti a quel modulo, però ripeto, se Schick non gioca vuol dire che Eusebio ritiene che non ci sia bisogno di cambiare per vincere la partita.

C'è una mossa per rilanciare il calcio italiano?

Se avessi la formula magica te la direi. Dopo la sconfitta con la Svezia questa domanda si sia fatta almeno 1000 volte. Io ho avuto la fortuna di giocare in un periodo in cui il calcio italiano arrivava in fondo ad ogni competizione. La mia generazione annovera Panucci, Cannavaro, Del Piero, Vieri, Totti, un po' prima di me Maldini e Ferrara. Nel 2006 forse c'è andato tutto bene, però era un gruppo fortissimo di base. Io investirei sicuramente sul settore giovanile con delle regole ben precise. Prima i giovani calciatori avevano un'altr voglia, un'altra fame. Quindi punterei sui settori giovanili. Però è anche veroc he parlando con le società ti senti anche dire: "chi ce li ha i soldi da investire sul settore giovanile".