Fulvio Bianchi: "Lega di A al voto dopo la FIGC? Beretta resta favorito"

Parla il giornalista.
26.01.2017 21:20 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fulvio Bianchi: "Lega di A al voto dopo la FIGC? Beretta resta favorito"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Attraverso la rubrica su Repubblica.it "Spy Calcio" il giornalista del quotidiano romano Fulvio Bianchi ha parlato del futuro del calcio italiano. Novità: "Il 6 marzo, come noto, si terranno le elezioni Figc (la data sarà ufficializzata venerdì prossimo): è probabile però che la Lega di A, la più importante anche se conta solo per il 12%, faccia slittare la sua assemblea più avanti, quando la Figc avrà chiuso i suoi giochi. Il motivo? La cosiddetta Confindustria del pallone non vuole fare vedere la verità, cioè che è spaccata. Intendiamoci: non è certo una prerogativa di questi ultimi tempi, da quando al vertice c'è Maurizio Beretta, manager-giornalista. E' sempre stato così. Adesso, poi, molti club (Juve in testa) puntano a cambiare il sistema di governance all'interno della Lega, in modo che il presidente possa avere più potere. Si vuole dare un'impronta più manageriale, evitando che tutte le decisioni passino attraverso all'assemblea, dove succede di tutto e di più. Ma non è facile mettere d'accordo venti presidenti dal caratterino a volte complesso. Beretta sta bene a molti: è vero che è oberato di lavoro (top manager Unicredit) e che in consiglio federale non sempre può essere presente. Dal 25 agosto 2009 è alla guida della Lega Calcio (ora Lega di A) e a molti, non solo a Lotito, starebbe bene una sua conferma. La pista Romei (dirigente Samp) ormai è tramontata, Andrea Abodi ha dato la sua disponibilità (e pare si sia riavvicinato alla Juve dopo le frizioni del passato). Ma Beretta al momento resta il candidato forte. E Adriano Galliani? Ha già spiegato che non è interessato a ritornare alla guida della Lega: aspetta il closing al Milan (quando, e se, ci sarà...) e poi potrebbe ancora occuparsi di mercato, la cosa che ama di più e che rende di più che governare una Lega litigiosa.

La Lega di A, insomma, potrebbe fare slittare le sue elezioni a dopo il 6 marzo ma, prima, dovrà comunque indicare i suoi due consiglieri federali (più il presidente): Lotito, si sa, ci tiene moltissimo, così come tiene (anzi teneva) ad un ruolo Uefa, magari con la vicepresidenza. Intanto, febbraio si avvicina e si avvicinano anche i giochi per la Figc: il 1 febbraio ci sarà l'assemblea della Lega di serie B. Si sa che Andrea Abodi si ricandida ma con l'ambizione di fare un passo avanti, magari alla Lega di A (non facile, come si è visto) oppure addirittura sfidando Tavecchio per la presidenza Figc. Gli incontri, in questo periodo, si infittiscono. E si fanno calcoli e percentuali. Tavecchio resta il favorito, ma stavolta dovrà sudarsela (lo sa). Le distanze si sono accorciate. Sabato prossimo ci saranno le elezioni della Lega Nazionale Dilettanti: sarà un plebiscito per il senatore Cosimo Sibilia (Forza Italia), atteso da un lavoro immane. La Lnd conta per il 34%, ed è sempre stata decisiva nelle elezioni Figc: Sibilia sta con Tavecchio (ma soprattutto sta con Malagò...). A questo punto, l'ago della bilancia potrebbe essere Ulivieri con il suo 10 per cento: l'assoallenatori è al fianco del sindacato calciatori? Così è sempre stato in passato, anche se ultimamente sembrava che Ulivieri si fosse avvicinato a Tavecchio. Abodi e Gravina dovrebbero avere raggiunto un accordo, entrambi avvelenati per il blitz della Figc a Palazzo Chigi (l'emendamento alla Melandri toglie, per ora, una decina di milioni alla B e cinque alla Lega Pro). Insomma, tutto è in movimento. L'importante è che non ci siano colpi bassi".