Fiore a TMW Radio: "Vlahovic e Morata insieme non li vedrei benissimo"

26.01.2022 20:00 di Benedetta Demichelis   vedi letture
Fiore a TMW Radio: "Vlahovic e Morata insieme non li vedrei benissimo"
TuttoJuve.com

Stefano Fiore intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini

Stefano Fiore ha parlato a Stadio Aperto su TMW Radio: "Dovrebbe cambiare tanto per la Juve, va a prendere un giocatore che sta facendo benissimo, un formidabile finalizzatore, quello che manca in maniera evidente. Sulla carta colmano una lacuna, bisognerà vedere come si inserirà in una squadra come la Juventus: il valore assoluto rimane, ma quando cambi maglia ci sono delle variabili. Il modo in cui giocava la Fiorentina l'aveva esaltato: vedremo se sarà così anche alla Juve, che gioca in maniera del tutto diversa".

Può coesistere con Morata?

"Se i giocatori sono bravi si può trovare la maniera, ma in questo caso penso che uno escluda l'altro. Vlahovic si esprime al meglio quando la squadra fa un certo tipo di lavoro per lui, come posizione potrebbero pestarsi i piedi. Lui e Morata insieme non li vedrei benissimo".

Come farà adesso Italiano a Firenze?

"Lui, così come tutti gli allenatori di questi tempi, credo debba abituarsi e sia preparato a situazioni del genere. Chiaro che si aspettava andasse in altro modo, è banale dirlo, però il lavoro andrà avanti. Guardando ai numeri non sarà facile sostituirlo, ma anche per caratteristiche: chi c'è ora in rosa è buono ma non al livello di Vlahovic. Cambieranno gli interpreti e mi auguro per la Fiorentina non il risultato finale, Italiano dovrà essere bravo a gestire, più che il lato tecnico, dicendo le parole giuste e puntando sul lavoro".

Sarri invece aspetta rinforzi. Chi un vice-Immobile?

"I problemi della Lazio sono proprio a livello di qualità dei rincalzi: soprattutto per Immobile, quando è mancato è stata una tragedia. Sarri avrà bisogno di più mercato, non solo a gennaio, per assemblare la squadra che ha in mente. Casale è un buon profilo, di prospettiva: non credo oggi sposti tanto in alto l'asticella. Con la partenza di Muriqi basterà poco ad aumentare il tasso tecnico... Ci vuole una punta per dare anche alternative, oltre che per lottare per l'Europa League".

Domanda di un ascoltatore: Castrovilli manca in qualcosa per essere un 10 com'era lei?

"Sì, lo ritengo anche io più una mezzala che un trequartista. Io però in carriera ero il 10 sulla linea laterale, in quell'epoca storica il trequartista non era visto bene, era quasi sparito e dovevo giocare più spostato in fascia".

Serviva giocare più centrale per far esplodere del tutto il suo talento?

"Con i se e con i ma potrei dire mille cose e non si va da nessuna parte. Rimane cosa è stato fatto, altrimenti è il campo delle ipotesi. Comunque direi di sì, ho fatto l'esterno non avendo quasi nulla del ruolo: i miei numeri come gol e assist sono stati comunque rilevanti".

Ha aiutato la sua intelligenza tattica?

"Un allenatore deve guardare alla squadra e non al singolo. In questo senso sia Mancini che Prandelli, per citare due che ho avuto, mi stimavano tantissimo".

Torreira quanto ha dato in più alla Fiorentina?

"Indubbiamente è uno dei migliori interpreti del suo ruolo in Serie A, la Fiorentina ha fatto un ottimo acquisto. Poi ha influito pure ciò che ha intorno: si gioca sempre di squadra, pur essendo non comune i tempi e le letture di Torreira".

Il Napoli può ambire allo Scudetto?

"Me lo auguro, perché lo merita. Ritengo l'Inter una squadra più completa, o forse più pronta. Come fiducia e personalità in questo momento hanno qualcosa in più i nerazzurri, peccato per il Napoli che prima a Natale, a partire proprio dallo scontro diretto, ha perso quattro giocatori fondamentali. Hanno pesato tantissimo: se recuperano tutti possono rientrare, a patto che l'Inter perda qualche colpo".

L'Udinese è tranquilla?

"Da qualche anno sono nel limbo, tranne uno in cui hanno rischiato un po' troppo la Serie B. Sono una società che vive una situazione un po' ambigua: si pensa sempre di voler puntare a fare qualcosa in più, ma la squadra non può ambire a chissà quali altre posizioni. L'esonero di Gotti mi ha sorpreso, anche se fino a un certo punto perché conosco la mentalità dei Pozzo e cosa si aspettano loro. Senza qualcuno che alza il livello tecnico fai fatica, sono in linea col valore".