Fabrizio Bocca: "Bernardeschi, il fiorentino da 30 (anzi, 40...) milioni. Come aveva detto, l'Italia vince con il cuore"

Analisi.
25.06.2017 20:30 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Fabrizio Bocca: "Bernardeschi, il fiorentino da 30 (anzi, 40...) milioni. Come aveva detto, l'Italia vince con il cuore"
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Attraverso Repubblica.it, il giornalista del quotidiano romano Fabrizio Bocca ha parlato dell'Italia Under 21. Con riferimenti alla Juventus: "Se non avesse battuto la Germania – un grande avversario – l’Under 21 si sarebbe fermata qui e sarebbe stata eliminata. Voglio dire che la fortuna c’entra fino a un certo punto, anche se la qualificazione è arrivata proprio nel momento in cui tutti si pensava che fosse finita. Bisogna ringraziare la Danimarca e Bernardeschi che ha fatto un gran gol. La maturità, abbastanza inaspettata, del giocatore della Fiorentina - "butteremo il cuore oltre l'ostacolo" aveva detto il giorno prima  - è la piacevole novità di una squadra che ha grande talento ma anche poca concretezza. Il ko con la Repubblica Ceca del resto lo dimostra. Di Biagio ha schierato Bernardeschi centravanti, o nella posizione che ormai chiamiamo abitualmente di “falso nueve”, al posto di Petagna e con Chiesa titolare. La mossa ha funzionato o almeno ha maturato quel gol di differenza contro una Germania che era meno assatanata delle due precedenti partite. Bernardeschi è un giocatore di classe e colpi raffinati, basta vedere quel gol (d'esterno sinistro sull'uscita del portiere) che ha segnato alla Germania. Non a caso è oggetto d'attenzione di molti club, soprattutto la Juventus che è a caccia dei migliori talenti in giro in Italia (Schick, Bernardeschi etc) e sarebbe disposta a investirci una trentina di milioni. Chissà se basteranno adesso...

Per una volta ci ha detto abbastanza bene e filiamo un po’ più confortati nelle braccia della Spagna di Asensio e Deulofeu. La partita con la Repubblica Ceca aveva rovesciato un po’ tutta la situazione e portato un vento malevolo a soffiare sulla squadra: a cominciare dalle critiche a Di Biagio, che si trova tra le mani una bella squadra fatta tutta di titolari in serie A, per finire alle inevitabili punzecchiature a Donnarumma. Che non a caso dall’infausta partita precedente ha ripreso a volare basso e ripensare, di conseguenza, anche alle proprie strategie contrattuali. Insomma forse non è il caso di rischiare di bruciarsi troppo presto. L'Under è una bella nazionale o piuttosto è una squadra mediocre? Dov’è che abbiamo sbagliato? La critica è salita sull’otto volante giudicando solo i risultati? Può essere, ma è anche giusto che sia così. Il risultato è una delle pochissime certezze in un’attività che, fortunatamente, non è scienza esatta. L'Italia che ha battuto Germania e Danimarca non è la stessa che le ha prese giustamente dalla Repubblica Ceca. E comunque anche le critiche hanno la loro funzione. “Le critiche si prendono, fanno parte del nostro lavoro” ha detto Di Biagio che è uomo di mondo e adesso dovrà guidare la nazionale all’ appuntamento più difficile. Non è ancora tempo di bilanci: voliamo bassi anche noi, c’è da giocare".