Dott.Vitali: "Vlahovic? Rischio recidiva molto alto, l'operazione riduce la possibilità di ricaduta"
Intervistato dal "Corriere dello Sport", il dottor Matteo Vitali, medico ortopedico specializzato in traumatologia sportiva, si sofferma sull'infortunio di Vlahovic, e sulle possibilità di intervento per garantire una buona guarigione: "Vlahovic? Il problema è che la lesione si colloca nella zona della giunzione muscolo-tendinea, quella più vulnerabile e che ci impiega più tempo a guarire. Il rischio è la recidiva, che è molto alto.
A questo punto si possono prendere due strade: la prima è il trattamento conservativo, per cui il paziente non rientra prima di due-tre mesi, per farvi un esempio Lukaku. La seconda strada è l’intervento chirurgico, per cui non si accelerano i tempi di recupero ma si riducono i rischi di ricaduta. Anche con l’intervento, nel migliore dei casi, servono due mesi e mezzo o tre, come nel caso di De Bruyne, infortunato al bicipite femorale. La scelta viene fatta in base al numero di fibre lesionate.
Operazione si o no? Meno si tocca un atleta, meglio è. L’intervento non è miracoloso ma ci sono lesioni per cui il rischio di ricaduta aumenta senza operazione".
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