Di Francesco: "Roma basata sul collettivo, Dzeko come Mertens e Dybala. Stiamo crescendo"

22.09.2017 16:20 di  Giovanni Spinazzola  Twitter:    vedi letture
Di Francesco: "Roma basata sul collettivo, Dzeko come Mertens e Dybala. Stiamo crescendo"
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Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Udinese che vedrà i giallorossi impegnati contro l'Udinese. "Tutte le partite nascondo delle insidie. Noi dobbiamo avere lo stesso atteggiamento delle ultime due gare, come predisposizione e determinazione di giocare insieme. Delneri è un allenatore che prepara sempre bene le partite e - ha ammesso - finora ha raccolto meno di quanto raccolto. Il turnover aiuta quando arrivano i risultati. Io sempre parlato di due giocatori per ruoli, non di titolari e riserve. E' quello che sto cercando di far capire ai giocatori e all'ambiente. Tutti sono indispensabili. Tutti devono sentirsi importanti e competere tra loro in modo che aumenti l'intensità in allenamento. Quello che si fa in allenamento lo si ritrova in partita. Nainggolan? Se oggi si allena bene sarà convocato e giocherà dall'inizio. Mancanza di giocatori come Mertens e Dybala in rosa? Abbiamo dei giocatori importanti. Dzeko può essere uno di questi. Questa Roma ci siamo più basati sul collettivo, io ci credo molto. La A con 16 squadre? Potrebbe essere - ha affermato - una soluzione, ma è anche giusto che chi si è guadagnato la Serie A se la giochi. Detto questo, credo che tutte le partite hanno significati particolari, le squadre inizieranno a capire come affrontare gli avversari. La nostra forza rispetto a Napoli e Juve? Io credo di allenare una squadra forte, che può competere con tutte le squadre. Abbiamo cambiato tanto in estate, ma pian piano stiamo recuperando convinzione e consapevolezza.

Queste vittorie - ha spiegato - ci devono dare ancora maggior forza, ma i campionati sono lunghi e già domani avremo un altro step di questo percorso di crescita. Defrel alternativa di Dzeko? È stato preso per questo motivo, però ultimamente si è sacrificato giocando a destra. In determinate partite ho scelto altri giocatori perché volevo mettere i calciatori a loro agio nei loro ruoli. Quando tornerà Schick, si faranno altre rotazioni, in quel ruolo lì ho mostrato meno certezze, per esempio Under col Benevento ha fatto più fatica, questi giocatori vanno centellinati. Kolarov e Dzeko? Sono valutazioni che farò partita dopo partita. Domani giocano, col Qarabag e Milan valuteremo. Credo sia giusto sfruttare la forza che stanno dimostrando in questo momento. I recuperi di Karsdorp ed Emerson? Emerson ha fatto oggi ad Amburgo il controllo del ginocchio, sta rispettando i tempi. Karsdorp ha avuto questo piccolo infortunio che lo ha rallentato, non voglio avere fretta con lui. Vorrei avere tutti subito, anche Schick, ma - ha sostenuto - ancora non sono ancora pronti. Il rapporto con la città? Critiche e gradimento ci sono da tutte le parti, a me non piace quando si parte prevenuti. Io sono qui per la Roma e per me stesso, ho il pensiero del collettivo e mi sento integrato al loro percorso di crescita, quello che è attorno mi scivola addosso e questa è la forza che deve avere l'allenatore della Roma. Sento un grandissimo affetto con i tifosi e anche qua dentro. Florenzi jolly? Può esserlo veramente. Allenandolo mi rendo conto che lui ha questa capacità impressionante di poter giocare ovunque, sempre con la stessa voglia e disponibilità. Per un allenatore è gratificante. Penso di aver capito quale sia il ruolo ideale ma non lo dico qua perché rischio di fare una figuraccia (ride, ndr). Sono contentissimo di poterlo allenare, ci darà grandi soddisfazioni".