De Zerbi: "Locatelli alla Juve ha conosciuto cosa significhi la squadra grossa e cosa sia la pressione"
Il tecnico dello Shakthar Roberto De Zerbi ha parlato a Tutti convocati, su Radio 24: "L’Italia ha tanti elementi molto giovani e già forti, diversi sono giocatori che ho avuto io al sassuolo e questo non può che rendermi orgoglioso, come tutto l’ambiente del Sassuolo. Bastoni? Ha una personalità da veterano, nonostante sia ancora molto giovane".
"Locatelli andando alla Juve ha conosciuto cosa significhi la squadra grossa e cosa sia la pressione. Non avevo dubbi si imponesse, ha la sana presunzione che deve avere un calciatore del suo livello. E l'Europeo lo ha aiutato come convinzione. L'ambiente Sassuolo credo sia stato determinante per Locatelli - continua De Zerbi -. Non so se rimanendo al Milan sarebbe potuto arrivare a questi livelli, ma venendo da noi è tornato un po' indietro e lo aveva capito. Un passo indietro per farne poi due o tre in avanti. DNA cambiato nel calcio italiano? No, credo che ognuno debba avere il proprio. C'è una cerchia di allenatori che pensa in un modo e altri in un altro, non è che ci sia un modo giusto o sbagliato a priori. I giocatori che passano da Gasperini hanno sempre un rendimento migliore se lo si confronta al prima e al dopo delle loro carriere"
Bella vetrina, ma tra campionato e Champions tengo più al primo, perchè voglio ripristinare le gerarche in Ucraina. Non siamo ancora pronti per fare la Champions come vorrei farla. Siamo appena partiti e ci sono troppi giocatori acerbi. Doppia partita contro il RealMadrid? Io di solito non penso oltre la prima partita che vado a disputare, però la Champions League è prestigiosa e gratificante da giocare per chi è partito 9 anni fa dalla Serie D. So quello che si dice sui giochisti, sul fatto che vincano gli altri. Queste cose mi motivano e mi spingono a voler ancora più vincere. E' stata una bella soddisfazione battere 3-0 i campioni in carica della Dinamo Kiev in Supercoppa di Ucraina. Mi trovo bene con lo ShakhtarDonetsk. Ho incontrato un po' di difficoltà con la lingua e per il campionato è diverso. Mi veniva più semplice preparare la partita in Italia, per i nomi era più facile. E' la seconda volta dopo il Foggia che gioco per vincere".