De Grandis: "Caldara si rivelerà all'altezza. Higuain farà la differenza"

14.09.2018 01:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
De Grandis: "Caldara si rivelerà all'altezza. Higuain farà la differenza"
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Il giornalista Sky, Stefano De Grandis, è stato intervistato da Milannews.it. Ecco le sue parole: 

Iniziamo partendo dalle prime due partite del Milan, come giudica la prestazione dei rossoneri contro Roma e Napoli? “Mi è piaciuto il Milan. Ha giocato bene anche in casa del Napoli, per un’ora aveva dominato. È una squadra che ritengo completa. Il mio dubbio, di inizio stagione, era che mancasse un giocatore in grado di dare la palla in profondità per Higuain, per sfruttare le sue capacità realizzative, perché i tre interni sono bravi ma non hanno, secondo me, quel tipo di colpo. Però, mi sono accorto che in realtà questo tipo di assist è nelle corde di Calhanoglu. Quindi è una squadra che mi piace. Dal mio punto di vista, considero fondamentale Biglia che è uno che spesso viene discusso dalla tribuna di San Siro”

A proposito di Biglia, è notizia di ieri il suo possibile rinnovo. Cosa ne pensa? “Io credo che lui adesso è in condizione, è asciutto ancora. Ogni tanto ha qualche problema muscolare però è uno che ha esperienza e può fare quel tipo di gioco. Questo non significa che rinnovargli il contratto non possa portare all’acquisto di un giovane o di un altro giocatore che possa prendere la sua eredità o possa alternarsi con lui. In questo momento, non ha una vera alternativa all’argentino. Montolivo è un po’ ai margini, Locatelli è andato via, Bertolacci ha fatto anche il regista ma secondo me lui ha un altro tipo di ruolo. Io credo che si può rinnovare Biglia e poi anche prendere un giovane interessante”

Tornando al campo, che partita si aspetta domenica a Cagliari? “A me sembra che il Milan provi a imporre il suo gioco anche in trasferta. Il Cagliari non è una brutta squadra e ha un allenatore bravo. Secondo me Maran è bravo. Ha sbagliato nell’ultima stagione con il Chievo ma in generale sa far giocare le sue squadre. Poi, il Cagliari ha anche dei valori. Barella, Castro, lo stesso Joao Pedro che potrebbe rientrare, Ionita, sono giocatori di qualità. Non sarà, quindi, una partita semplice per il Milan”

Parlando, invece, di singoli. Mancini nell’ultima partita dell’Italia ha lanciato Caldara e Romagnoli dal primo minuto. Sono pronti, secondo lei, per giocare insieme anche nel Milan? “Penso che possano giocare anche nel Milan. Immagino, non seguendo direttamente gli allenamenti dei rossoneri, che il problema di Caldara sia che ha sempre giocato a uomo nell’Atalanta e magari debba abituarsi a una linea diversa e a determinati movimenti che chiede Gattuso. Io penso che Musacchio vada rispettato perché non è un giocatore qualsiasi, ha cominciato molto bene questa stagione. Caldara è giovane, non credo che ci siano problemi se debba aspettare il suo turno. Sono anche convinto che poi si rivelerà all’altezza”

Tornando al mercato, sulla carta quanto è cresciuto il Milan rispetto alla scorsa stagione? “Secondo me è cresciuto perché il mercato è stato intelligente. Devo dire che la grande crescita, però, il Milan l’ha attraversata nel girone di ritorno dell’anno scorso nel quale Gattuso ha cominciato a dimostrare di essere un ottimo allenatore. L’anno scorso il Milan, nel girone di ritorno, per un periodo è andato alla velocità della Juventus e se non è arrivato in Champions League è per il girone di andata in cui aveva accumulato un eccessivo ritardo. Però, è una squadra con un senso. Quest’anno, soprattutto Higuain perché il centrocampo è lo stesso, le ali sono le stesse, in difesa c’è in più Caldara che ancora non ha giocato, può fare una grande differenza. Non se riuscirà a segnare come ai tempi del Napoli. Però, come si è visto contro la Roma, è un collante pazzesco, che fa uscire la squadra e riesce ad essere un centravanti tramite, fulcro. Quello che manca ad altri grandi cannonieri, non manca ad Higuain”

In conclusione, quali possono essere gli obiettivi del Milan, in campo europeo e nazionale? “Per quanto riguarda il campionato, io penso che, come ha detto Biglia ieri, è giusto che il Milan alzi l’asticella e punti con decisione a uno dei primi quattro posti. Per lo Scudetto mi sembra presto, perché la Juventus ha fatto quel tipo di campagna acquisti. In Europa League, invece, può arrivare fino in fondo. Nel senso che, alla fine in Europa League gli ostacoli duri arrivano dai quarti di finale in poi. Quando il Milan arriverà lì, se ci arriverà, io credo di sì, se la potrà giocare con tutte. Le squadre italiane devono iniziare a capire che questa competizione è importante, intanto perché permette di andare in Champions League l’anno dopo, ma soprattutto perché è il primo step per tornare grandi. Basta guardare l’Atletico Madrid che dalla vittoria in Europa League è diventata una grande, quasi costantemente in Champions League”.