Crosetti: "Dybala è passato dai paragoni con Messi alla panchina. E Donnarumma..."

13.12.2017 14:30 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Crosetti: "Dybala è passato dai paragoni con Messi alla panchina. E Donnarumma..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Sulle pagine di Repubblica, Maurizio Crosetti ha parlato di Gigio Donnarumma e Paulo Dybala, due giovani che stanno vivendo due momenti particolari. "Qual è davvero la scelta di vita di Gigio Donnarumma? E come spende il tempo Dybala quando, citando il suo vice presidente, non si comporterebbe da atleta? Campioni ragazzini (l’argentino neppure più tanto), uomini fragili che un po’ ci sono e molto ci fanno. Personaggi sempre in bilico. Quanto dobbiamo credere in loro, e alle parole che dicono o non dicono? C’è altro, e cosa, dopo una parata o un tiro al volo? Paulo Dybala è passato dai paragoni con Messi alla panchina. Si narra che sia in tilt per questioni sentimentali e contrattuali, fatti suoi finché non diventano palloni persi, dunque fatti di tutti. Prima viene tolto di squadra nella partita più importante, poi la Juventus lo invita pubblicamente a pensare solo al calcio, aprendo così l’infinita strada delle ipotesi: a cosa penserà mai Dybala? Alla termodinamica? A Penelope Cruz? A Hegel? Bizzarra gestione mediatica di una crisi. Di sicuro, ci si capisce poco. E poi, di nuovo, Donnarumma. Ancora non ci eravamo ripresi dall’estate di Mino Raiola e dai proclami di eterna fedeltà (a volte, basterebbe tacere) ed ecco di nuovo il vortice del mercato, la cessione possibile o probabile.

Impossibile stabilizzare l’immagine di certi campioni, diventa subito mossa, sfocata come dentro i vecchi televisori a valvole. Dunque, in sostanza, Dybala è quella faccia da sbarbatello o una vittima del fratello procuratore? E Donnarumma è colui che ha saputo imporre qualunque virgola del nuovo contratto, oppure un avido ragazzo con la testa altrove? E poiché la famosa clausola di rescissione non è mai esistita, non è stata soltanto una colossale manfrina con tutti d’accordo, il Milan, il giocatore e Raiola? Perché dobbiamo sempre prenderli sul serio? Perché i tifosi devono sempre crederci? Forse è solo l’incapacità di dar tempo a talento di collocarsi dentro una persona compiuta, diciamo un adulto. Alcuni giovani calciatori sono bravi ma non pronti, altri non lo diventano mai, come Balotelli. Il flusso dell’eterno presente li spolpa e loro manco se ne accorgono, perché nel frattempo li accostiamo alle leggende dello sport, li riempiamo di soldi e illusioni. Quasi tutto è troppo, e arriva troppo presto. Per finire di essere davvero Donnarumma, lo studente Gigio andò a Ibiza invece di dare gli esami. Per evitare, si presume, non i professori (povere anime, quelli ormai promuovono tutti) ma la parola chiave. Che non è esame, è maturità”.