Corsera - Retroscena Bonucci: le telefonate con gli ultras della Juve per non essere contestato dopo il ritorno in bianconero
L'edizione odierna del "Corriere della Sera" rende note alcune intercettazioni telefoniche che vedono protagonisti Leonardo Bonucci, difensore centrale della Juventus, e gli ultras bianconeri. Bonucci ha sentito Fabio Trinchero, capo dei "Vikings", per avere la certezza di essere ancora "gradito" dopo il passaggio, durato solo una stagione, al Milan. Queste alcune delle intercettazioni:
Bonucci: "Mi farebbe piacere , quando torno dall’America, fare due chiacchiere per spiegarti come effettivamente sono andate le cose".
Trinchero: "Con un confronto si possono aggiustare le cose".
Poi, però, Bonucci fu comunque contestato dagli ultras bianconeri, ma un dirigente bianconero, anch'egli intercettato, ha spiegato così al centrale il perchè degli insulti nei suoi confronti in quel periodo: "Mi ha detto che non è per te, ma ti usano come pretesto per attaccare la società, per il caro biglietti, il caro abbonamenti, striscioni, tutta sta roba". Infine, un'altra intercettazione sulla protesta degli ultras: "Ai giocatori non si riesce a spiegare il perché della protesta. Fra i giocatori, Giorgio (Chiellini) potrebbe capire, ma agli altri... Uno come Leo (Bonucci), se gli scatta l’ignoranza è capace che ce lo troviamo in uno dei bar loro (gli ultras)". Il telefono di Bonucci, messo controllo dalla Digos ai tempi della fine del suo rapporto con il Milan, nell'ambito dell'operazione "Last Banner", non ha comunque evidenziato nulla a carico del giocatore dal punto di vista penale.