Corriere Torino - John Elkann, ricordo commosso di Marchionne: "Per me è stato un amico"

15.09.2018 10:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Corriere Torino - John Elkann, ricordo commosso di Marchionne: "Per me è stato un amico"
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© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

"Marchionne ha scosso Torino". Apre così stamattina il Corriere di Torino. L’omelia dell’arcivescovo Nosiglia per ilmanager: ci ha insegnato la speranza, ora tocca a noi. La commemorazione. Nel Duomo lo stato maggiore di Fca, gli operai e tanti vip. John Elkann: per me è stato un amico.

Nelle pagine interne altro titolo: "La lezione di Sergio". Cerimonia di addio all’ex ad di Fca. Familiari, amici, lavoratori ed establishment lo hanno salutato sulle note di Bach e tra gonfaloni.

Sotto le note degli archi, che continueranno anche durante la messa, sfilano due ex capi di Stato, Mario Monti e Matteo Renzi. Nessuno dell’attuale governo. Il nuovo ad di Fca Mike Manley arriva su un Suv e sale le gradinate con i suoi collaboratori. Vestito di nero, si siede in prima fila alla sinistra di John Elkann e Lavinia Borromeo, lei in lacrime per tutto il tempo. Accanto a lui Gianluigi Gabetti, dietro di loro Fassino, la sindaca Chiara Appendino, Sergio Chiamparino e poi Alberto Bombassei, Carlo De Benedetti, Franzo Grande Stevens, lo stato maggiore della Juventus con Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Giuseppe Marotta e capitan Chiellini.

Il quotidiano riporta anche il ricordo commosso di John Elkann: "Ho imparato, standoti vicino, Sergio, in tanti anni che la vita non ha un punto d’arrivo oltre il quale non c’è più niente — racconta il nipote dell’Avvocato —. La tenacia con cui perseguivi una pista che solo tu vedevi e aprivi, tirandoti dietro poi compagni di strada entusiasti. Dicevi “Io sono un metalmeccanico”, consapevole che da solo non avresti raggiunto i traguardi che hai tagliato — ricorda Elkann —.Quello che mi ha colpito di te, Sergio, fin dall’inizio sono state le tue qualità umane, la tua generosità e il tuo modo di capire gli altri. Per me sei stato una persona con cui confrontami e di cui fidarmi, soprattutto: un amico. Hai insegnato a tutti noi a pensare diversamente. Ad avere il coraggio di cambiare, e di fare. A non aver paura. Caro amico, va’ in pace". E la voce si incrina e le lacrime scorrono. Prima di ritornare a sedere e, adesso, a mettere in pratica tutte quelle ore di studio.