Corriere Torino - Dybala: "CR7 sembra uno spaccone ma sotto sotto è una grande persona molto socievole"

02.04.2020 07:45 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Corriere Torino - Dybala: "CR7 sembra uno spaccone ma sotto sotto è una grande persona molto socievole"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Corriere di Torino dedica ampio spazio all'intervista rilasciata da Paulo Dybala alla trasmissione «Charla futbolera» di Afa Play, canale della Federazione argentina: "CR7 sembra uno spaccone ma sotto sotto è una grande persona molto socievole", le parole della Joya riportate nel titolo.

"Cristiano è una persona fantastica e molto socievole, tranquillissima all’interno e all’esterno dello spogliatoio - ha dichiarato l'argentino -. Dà l’impressione di essere uno spaccone, ma non ha nulla a che fare con tutto ciò. Una volta gli ho anche detto che in Argentina lo odiavamo per questo e si è messo a ridere".

Su Messi: "Anni fa dissi quanto è complicato giocare con Leo? Forse avrei dovuto dirlo diversamente, non ho mai provato a criticare i miei compagni. Ne ho anche parlato con lui. Tatticamente siamo molto simili. Anche con il ct Lionel Scaloni lavoriamo in modo da non pestarci i piedi in campo. Mi sarebbe piaciuto dare di più all’Argentina e ottenere risultati migliori sia in gruppo sia a livello personale. Al Mondiale e in Coppa America ho giocato poco. Ma ho sempre rispettato le decisioni dei commissari tecnici, la Seleccion è prestigiosa".

Sulla positività al coronavirus: "Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e quando dormivo sentivo freddo. All’inizio non ho pensato a cosa potesse essere ma era successo lo stesso ad altri due compagni e l’ultimo ero io. Avevamo mal di testa, ma era consigliabile non prendere nulla. Il club ci ha dato delle vitamine e col tempo ci siamo sentiti meglio. È una cosa psicologica, all’inizio hai paura ma adesso va bene. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì abbiamo capito che qualcosa non andava bene, poi i test ci hanno rivelato che eravamo positivi al virus. Ogni giorno qui muoiono molte persone, le cose vanno molto male. Non si riescono a gestire più i casi, ecco perché molti Paesi hanno inviato i loro medici. Non è una cazz…, bisogna stare attenti. Le persone devono stare a casa".