Corriere del Veneto - Sorrentino e la Var fermano Cristiano
Sul Corriere del Veneto si parla della gara di ieri. Una bellissima festa di sport nel giorno sbagliato. I 42 morti del crollo del ponte Morandi a Genova meritavano molto di più di un pur commovente minuto di raccoglimento. Non solo le genovesi, ma tutto il calcio avrebbe dovuto fermarsi. Ma si sa, «the show must go on». E così... Teatro, il Bentegodi di Verona. L’evento è la partita di avvio del campionato di serie A.
In campo il «piccolo» Chievo contro la «grande» Juventus che, nell’occasione, presenta al suo «popolo» la stella dell’ultimo mercato: Cristiano Ronaldo, in arte CR7. Finisce 3-2 per i bianconeri, ma dal 10’ (gol su rigore di Giaccherini) al 30’ della ripresa (autorete di Bani e pari Juve) si è pensato che il destino di Cristiano Ronaldo fosse accomunato a quello di Diego Armando Maradona. E la Juventus è parsa troppo superiore per arrendersi a un pur encomiabile avversario. La partita è stata bellissima, con Cristiano Ronaldo subito idolatrato dai suoi nuovi tifosi, capaci di inscenare una «significativa» contestazione nei confronti del «figliol prodigo» Bonucci (2 minuti e 45 secondi di fischi a inizio gara, poi basta) e di regalare al «marziano» di Madera ovazioni solo per un finto doppio passo, un abbozzo di rovesciata, uno stop volante o un tocco smarcante. Esulta Ronaldo, esulta tutta la Juve. Ma il Chievo di D’Anna ha fatto esattamente la partita che doveva fare. «Sono più forti - aveva detto alla vigilia il tecnico clivense ma se vogliono vincere dovranno sudarsela». E così è stato.