Conte: "Vogliamo dare schiaffi non prenderli. Dobbiamo migliorare"

22.10.2019 16:20 di Giovanni Spinazzola Twitter:    vedi letture
Conte: "Vogliamo dare schiaffi non prenderli. Dobbiamo migliorare"
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© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport

Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigili della gara di Champions League.

È già una finale?

"Sembra esagerato parlare di finale. È una partita importante contro una squadra forte. La finale arriva dopo...".

Qual è la difficoltà maggiore in questo match dopo il finale di Reggio Emilia?

"Abbiamo lavorato solo un giorno, riguardando molto alcune situazioni in video. Oltre a quelle difensive, staremo più attenti a non perdere il pallone come fatto contro il Sassuolo. Il Dortmund ha giocatori rapidi che possono fare male a campo aperto".

È la partita giusta per crescere ulteriormente?

"Ogni partita necessita di fare punti. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato sul gioco e sulle idee con l'obiettivo di farne quanto più possibile. Potevamo fare meglio contro lo Slavia, meritavamo molto di più a Barcellona. Ora il Dortmund che, ripeto, è una squadra molto forte".

Al Dortmund mancano giocatori importanti: è un'occasione da sfruttare?

"Che manchi a loro qualcuno non interessa più di tanto. Noi vediamo sempre il bicchiere mezzo pieno dall'altra parte. Pensiamo a noi: non siamo capaci di giocare di rimessa, casomai vogliamo fare possesso e costruire. Certo, a patto che poi non si subisca gol dopo aver perso palla come a Reggio Emilia".

Abbiamo visto un bell'abbraccio con Lukaku...

"Romelu ha abbracciato tutti, si passa facilmente dalla crisi ad esser celebrati come coppia con Lautaro. Cerco di insegnare ai ragazzi ad essere equilibrati e valutare le performance".

Quanto è importante Handanovic?

"È il nostro capitano, uno dei giocatori più rappresentativi e siamo contenti sia il nostro portiere".

Farete calcoli durante il match, guardando al Barcellona?

"Non lo so, dobbiamo solo dare tutto in questa gara e non avere rimpianti. Abbiamo iniziato un percorso anche di esperienza che chiaramente non abbiamo in abbondanza. Giochiamoci la partita".

L'Inter ha subito tanti gol nelle ultime gare, come si può intervenire?

"Ci sono situazioni sulle quali si può lavorare. Quando arriva un nuovo metodo e una nuova idea, in tre mesi puoi assimilarle fino a un certo punto. Il tempo è quello che è, certe situazioni puoi anche pagarle. Alcune situazioni possono essere recepite meglio, ma quando giochi ogni tre giorni è impossibile. Vediamo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo fatto diciotto gol in campionato, il massimo dopo l'Atalanta".

Lazaro potrebbe giocare esterno alto come in Austria per migliorare?

"Grazie del consiglio, ma nel 3-4-2-1 Valentino giocherebbe comunque esterno perché non è certo una mezza punta. Arriva da Berlino, è giovane e perciò deve lavorare e avere pazienza. Io ne ho, abbiatene anche voi".

Cos'è successo nel finale a Reggio Emilia?

"Guardo anche le cose positive. Fino al secondo gol del Sassuolo ho visto una squadra egregia che ha fatto quello che doveva fare. Abbiamo fatto cose positive, ma lavoreremo su entrambi i fronti".

Per caratteristiche Lautaro potrebbe diventare capitano e leader di questa Inter?

"Lautaro deve lavorare: testa bassa e pedalare. Non deve pensare che il gol sia tutto per un attaccante. Per me non è così, lui deve lavorare per la squadra. Sta lavorando bene e sta diventando un attaccante completo. A me piace quando lavora per la squadra, fa assist o fa gol. Ha tanto da crescere però ha delle potenzialità importanti. Ci stiamo lavorando, sta a lui sapere se vuole diventare un top o restare di medio livello".

Brozovic può diventare il top dei playmaker europei?

"Stiamo parlando di un calciatore già importante in questo momento. Se continua a lavorare così può certamente diventare un top nel suo ruolo. Sta a lui lavorare per affermarsi e arrivare a determinati livelli".

Qual è l'obiettivo principale per domani?

"Voglio vedere dei miglioramenti, è una partita che dobbiamo provare a vincere. Cercheremo perciò di dare tutto".

Candreva sembra un altro giocatore: che lavoro è stato fatto su di lui?

"Penso che Antonio stia dando il cento per cento. Si è messo completamente a mia disposizione. Devi entrarci nella testa per lavorarci, ha grandi potenzialità ma anche bisogno di grandi conferme, sotto tutti i punti di vista. Un po' lo conoscevo, sa che può fare molto molto di più".

Che notizie si hanno di Sensi e D'Ambrosio?

"Difficile parlarne, valuteremo la soglia del dolore di Danilo e aspetteremo la sua disponibilità. Stefano domani farà un esame di controllo, lo monitoreremo e vedremo cosa ci dirà lo staff medico".

Cosa sarà importante fare dall'inizio del match?

"Gestire bene tutto: l'inizio, la fine, tutte le fasi. Contro il Sassuolo il finale è da rivedere. Contro queste squadre che ti puniscono al minimo errore sarà necessario farlo".

Godin da terzo di difesa per lei sta facendo fatica?

"È cambiato il modo di giocare per Diego, sta lavorando tanto perché stiamo parlando di una idea di gioco totalmente differente. Difendere con cinquanta metri dietro è diverso, ma lui ha voglia di fare e imparare. Io vado avanti con la mia idea, cercando di mettere tutti i giocatori nelle migliori condizioni per rendere al massimo. Non posso cambiare idea, tornare indietro, altrimenti dovremmo metterci in undici dietro alla linea della palla a prendere gli schiaffoni. Noi invece gli schiaffoni vogliamo darli".